16 anni dalla morte di Luigi Ciaramella, la famiglia: “Nuove prove sul caso: punto di impatto col palo è concausa principale, non la velocità”
TRENTOLA DUCENTA. In occasione del sedicesimo anniversario dalla morte di Luigi Ciaramella, che coincide con il giorno 31 luglio, la famiglia della vittima è ancora alla ricerca della verità.
La dinamica dell’incidente continua ad essere avvolta dal mistero.
In particolare papà Biagio, analizzando l’accaduto, ha adesso posto attenzione sul palo assassino contro cui è andata ad impattare la vettura con-dotta da suo figlio. Analizzando i lavori svolti di settore https://www.facebook.com/share/v/nuXyJbEbuKU1a7fy/ (https://www.youtube.com/watch?v=HwfVv1mB-hQ) , la base in cemento su cui viene posto il palo risulta essere triangolare con un triplo supporto ai vertici in ferro e nel punto centrale della struttura. “L’impatto, come da foto 2, è avvenuto in un punto basso del palo, ovvero all’altezza della ruota sinistra – dichiara Ciaramella -. I nostri dubbi non riguardano l’andamento della vettura, ma la concausa dovuta al punto di scontro col palo. Ci sembra strano che tanti periti che hanno analizzato il luogo dell’accaduto, non abbiano evidenziato questo fattore. Forse perché le indagini sono partite in modo sbagliato e la colpa doveva essere di mio figlio?”. Il palo è stato poi messo in sicurezza, lo scorso dicembre su richiesta di Biagio Ciaramella al Provveditorato di Napoli: “Si sono attivati per mobilitare la provincia di Caserta, con l’impegno in primis del presidente – afferma il padre della vittima -. In manco 15 giorni, è stato installato il guardrail tanto invocato, ma solo sul lato dove è avvenuto l’incidente e non sui restanti 3 punti dell’incrocio. Siamo delusi per l’atteggiamento delle persone che dovevano indagare, ma non hanno dato risposte concrete. Quanto successo a mio figlio deve essere un monito per gli utenti della strada. Il cammino della legge sarà monitorato dal nostro operato, ma siamo pronti a segnalare ogni negligenza”.