CASSAZIONE PENALE / sentenza 30237, sezione Quarta del 16-06-2017 / massima
Deve ritenersi in materia di guida in stato di alterazione da assunzione di droghe che per l’accertamento del reato sia sufficiente l’analisi delle urine, laddove esso può essere dimostrato attraverso gli accertamenti biologici in associazione ai dati sintomatici rilevati al momento del controllo, senza che sia necessario espletare un’analisi su campioni di diversi liquidi fisiologici, dovendosi ritenere priva di fondamento l’affermazione secondo la quale i protocolli prescrivono che l’analisi delle urine vada obbligatoriamente associata all’esame del sangue o a quello della saliva.