Ieri sera, 22 Novembre 2019, si è svolta a Budapest per la prima volta la “Giornata Mondiale delle vittime della Strada”, grazie al gemellaggio tra l’Italia e l’Ungheria. Per l’occasione una delegazione italiana dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, capitanata dal Presidente Alberto Pallotti, ha raggiunto la capitale per ricordare le tante persone morte sull’asfalto, insieme al comitato delle vittime ungheresi, guidato da Endre Szendrei, zio di una dei giovani coinvolti nella strage del bus ungherese avuta luogo il 20 gennaio 2017, sull’autostrada A4 Verona – Milano.
Il Presidente dell’Aifvs Pallotti, subito dopo la commemorazione delle vittime ha dichiarato: “Per la prima volta si è svolta la ‘Giornata’ promulgata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, in Ungheria. Abbiamo potuto realizzare tutto questo, grazie ai familiari delle 17 vittime, coinvolte nella strage del bus. Ci siamo riuniti qui a Budapest, intorno al monumento dedicato ai caduti di Verona, ubicato nel punto dove gli sfortunati ragazzi ungheresi sarebbero dovuti giungere, al ritorno della vacanza in Francia.” “Si tratta di un traguardo importante – continua il portavoce dell’Aifvs – che va oltre i confini territoriali. Un gemellaggio storico, che ci aiuterà a combattere questo triste fenomeno anche in Ungheria, dove i morti registrati sono ancora tantissimi. I dati indicano che c’è ancora molto da lavorare, parliamo infatti, di 1000 morti l’anno a fronte di una popolazione di 10 milioni, in rapporto quasi il doppio che in Italia. L’obiettivo è quello di far comprendere a tutti che l’incidente stradale non è un ineluttabile tributo da pagare al progresso, ma che le vite umane si possono salvare, utilizzando le esperienze passate e tenendo a mente le tragedie già avvenute.”
“Continueremo – conclude Paollotti – a batterci sia in Italia che all’estero, con particolare attenzione ai Paesi dell’Unione Europea. Ieri, abbiamo ricevuto anche il sostegno da parte del sindaco di Verona, Federico Sboarina, che ha manifestato la sua vicinanza alla comunità ungherese.”
Il primo cittadino ha ribadito che “l’amministrazione sarà sempre legata alle famiglie colpite da quella terribile tragedia, avvenuta quasi tre anni fa e che l’impegno sarà sempre rivolto a non dimenticare, come monito delle istituzioni chiamate a garantire la sicurezza dei cittadini.” “Ecco perché – conclude la fascia tricolore – la mia amministrazione e in contatto con l’ambasciatore ungherese Adam Kovacs, che è già stato in visita ufficiale a Verona, insieme al console Lajos Pinter.”