I detenuti di Santa Maria Capua Vetere donano, con le loro rinunce, viveri ai poveri della Caritas di Aversa in nome di Luigi Ciaramella ed Elisabetta Nardi. Il ringraziamento del Vescovo e la soddisfazione delle associazioni per un progetto che continuerà nei prossimi mesi

COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE UNITARIA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA ODV

 I detenuti di Santa Maria Capua Vetere donano, con le loro rinunce, viveri ai poveri della Caritas di Aversa in nome di Luigi Ciaramella ed Elisabetta Nardi. Il ringraziamento del Vescovo e la soddisfazione delle associazioni per un progetto che continuerà nei prossimi mesi

«Siamo soddisfatti per gli esiti del progetto che abbiamo fatto insieme al presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV e al Comitato per il Cimitero di Aversa. Il progetto si è prefisso lo scopo di aiutare i poveri del territorio attraverso la generosità dei detenuti della Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, le nostre Associazioni, il Comitato per il Cimitero di Aversa e la Caritas». Così Alberto Pallotti e Biagio Ciaramella, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’AUFVS, Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV, che riunisce l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV. Entrambi, insieme a Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV, e a Nicola Nardi, portavoce del Comitato per la rinascita del Cimitero di Aversa, si sono impegnati per realizzare un progetto a favore dei più indigenti.                                                                                                                                                                           

«Il progetto nasce da un impegno sociale scaturito in seguito agli eventi luttuosi che hanno colpito le famiglie Ciaramella e Nardi. Le nostre Associazioni e il Comitato hanno deciso di aiutare i poveri grazie alle donazioni dei detenuti, che saranno distribuite ai meno fortunati attraverso la Caritas», dichiara Biagio Ciaramella, «faremo altre donazioni nel corso dell’anno, continuando contemporaneamente la nostra lotta a favore delle vittime delle strade e dei loro familiari. Il nostro impegno sarà indirizzato a evitare altre tragedie stradali e ad aiutare i più poveri con il supporto dei detenuti e della Caritas di Aversa».

Sono stati l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime Della Strada ODV e il Comitato per la rinascita del Cimitero di Aversa a chiedere alla direzione della Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere di collaborare per aiutare gli indigenti attraverso la Caritas di Aversa. Una prima donazione era stata fatta l’8 marzo dello scorso anno, ora se ne programmeranno altre. L’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV ha dato il suo supporto e il progetto è partito, ricevendo il plauso delle Istituzioni. «I detenuti hanno rinunciato a parte del loro cibo per donarlo ai bisognosi. In occasione della festività della Befana, il loro dono è stato fatto idealmente a Luigi Ciaramella e ad Elisabetta Nardi, il primo morto giovanissimo a causa di un incidente stradale, la seconda, invece, è stata vittima di malasanità», hanno dichiarato Ronzullo e Nardi, «Luigi ed Elisabetta hanno così potuto aiutare i poveri. Noi continueremo con questa campagna di sensibilizzazione, ci occuperemo ancora dei problemi sociali. Quello che non possiamo fare più per i nostri figli, lo faremo attivandoci sul territorio, stando vicino a chi ha bisogno di un sostegno. Le nostre azioni le dedichiamo alle persone che non sono più tra noi, perché un destino crudele li ha sottratti all’affetto familiare».

L’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV ringrazia i detenuti e tutte le persone che hanno reso possibile l’attuazione del progetto, sottolineando il gesto generoso compiuto dai detenuti attraverso le loro rinunce. «Riteniamo sia di grande rilevanza la donazione fatta ai poveri», proseguono Pallotti e Ciaramella, «è un’azione di grande significato che ci impone alcune precisazioni: noi non vogliamo che venga privato della libertà personale chi è innocente o ha commesso piccoli reati. In carcere deve andare chi ha compiuto gravi reati e soprattutto chi uccide sulla strada. Noi vogliamo pene giuste per tutti».

Il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, ha ringraziato e apprezzato il gesto di fraternità e solidarietà dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime Della Strada ODV e del Comitato per la rinascita del Cimitero di Aversa, ha ringraziato padre Clemente, cappellano dell’Istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, la direttrice Rotundo e il comandante dell’istituto che hanno collaborato e permesso ai detenuti dei vari reparti la donazione di generi alimentari. Questi, a diverso titolo, ma con la stessa intensità hanno dato forma alla raccolta di beni di prima necessità per le famiglie che bussano alla porta della Caritas Diocesana di Aversa. Il vescovo ha assicurato la sua vicinanza attraverso il dono della preghiera e benedice tutti all’inizio di questo nuovo anno.

 Per info:

www.vittimestrada.eu

aifvsufficiostampa@vittimestrada.eu

Biagio Ciaramella, cell. 330 443 441

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