NAPOLI (aa) – Ieri Luigi Ciaramella avrebbe compiuto 34 anni se non fosse stato vittima di un incidente stradale in via Madonna del Pantano, arteria di collegamento tra Giugliano e Castel Volturno. Si tratta di una delle strade che oggi e domani saranno prese d’assalto da chi intende trascorrere le festività pasquali in riva al mare.

CRONACHE di NAPOLI Domenica 9 Aprile 2023    L’ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA STRADA

                                         “Tutte le arterie di Napoli e Caserta sono pericolose”

NAPOLI (aa) – Ieri Luigi Ciaramella avrebbe compiuto 34 anni se non fosse stato vittima di un incidente stradale in via Madonna del Pantano, arteria di collegamento tra Giugliano e Castel Volturno.Si tratta di una delle strade che oggi e domani saranno prese d’assalto da chi intende trascorrere le festività pasquali in riva al mare.  https://www.facebook.com/giustiziaperluigi/photos/a.1451548245151382/3046286509010873/                         Ieri il padre Biagio Ciaramella (nella foto) vicepresidente dell’Associazione Unitaria Familiari Vittime della Strada e dell’Associa-zione Mamme Coraggio, presieduta dalla moglie Elena Ronzullo, ha voluto inoltrare un appello a tutti quelli che viaggeranno a bordo di un’auto o in sella a uno scooter per raggiungere i lidi.                     Sino a 15 anni fa il figlio lo faceva per lavoro.                                                                                                                       Successe così anche in quel maledetto 31 luglio 2008. “Purtroppo Luigi è morto perché le strade di Napoli e Caserta sono pericolose – ha dichiarato Biagio Ciaramella – abbiamo inviato una nota alla Corte dei Conti e ai Prefetti di Napoli e Caserta, Carlo Palomba e Giuseppe Castaldo, affinché verifichino l’effettivo utilizzo dei fondi del Pnrr per la riqualificazione delle strade dei Comuni del Napoletano e del Casertano.                                         Le nostre associazioni a più riprese hanno segnalato quali siano i rischi che ci sono quando si percorrono le strade di Giugliano, Aversa, Parete, Trentola e Lusciano. Non avete nemmeno idea di quante buche ci siano”. Suo figlio, però, morì perché un’auto lo speronò, spingendolo verso un palo della luce in via Madonna del Pantano.                      Quella struttura è ancora lì. Sarebbe dovuta essere almeno a 7 metri dalla strada.                                                                 E invece era a circa 95 centimetri. “Le perizie sono ancora in corso – ha dichiarato Biagio Ciaramella – stesso discorso per quanto riguarda il procedimento penale aperto dopo il decesso di Luigi. Mio figlio su speronato, ma non secondo le forze dell’ordine. Secondo chi ha investigato, per modo di dire, il decesso avvenne a seguito di uno sbandamento. In garage ho ancora la Clio con le prove dell’urto con un altro veicolo. Invito tutti alla massima prudenza anche per un altro aspetto non di poco conto.                                                                                     In caso di incidenti, conducenti e passeggeri faticheranno ad avere giustizia”.

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