Caro Franco,
ho tentato di avviare un dialogo con qualche amico dell’altra sponda (intendo riferirmi al Rio delle Amazzoni che separa chi, come te e me, si dà da fare concretamente, nella propria realtà locale, cercando la rappacificazione con gli “altri” e chi, invece, è tutto concentrato nel proprio rancore e sa parlare solo delle offese e delle querele ricevute), ma è tutto inutile…
Scusa la presunzione, ma anch’io sono stato querelato e sono stato citato in tribunale dalla Cassaniti (costringendomi, per difendermi, a spendere tanti soldi), ma ho quel minimo di senso di responsabilità che mi spinge a superare i contrasti per tentare una conciliazione.
Invece, i vari Ezio BRESSAN e Giorgio GIUNTA vivono solo ed esclusivamente nella dimensione del rancore (l’unica nella quale, evidentemente, si sentono a loro agio) ed appoggiano incondizionatamente il loro campione, PINA CASSANITI, assolutamente indifferente alle sorti dell’AIFVS…
Mi cominciano, francamente, a fare anche un po’ pena, ma – come dire? – io non posso farci niente… mentre, ad esempio, io ed altri amici stiamo cercando di creare un fronte quanto più ampio possibile per essere l’11 marzo prossimo a fianco dei francesi davanti alla Corte di Cassazione, Ezio BRESSAN si è solo ed esclusivamente preoccupato di far correggere il nome del presidente AIFVS in un articolo di un quotidiano della sua città… ognuno fa cose al proprio livello… avrebbe potuto almeno pretendere dalla Cassaniti un comunicato di sostegno ai francesi… ma, a lui, che gliene frega? L’unica cosa che conta per lui è che lui si è sentito offeso da Pallotti… tutto il resto è noia…
Ciao. Claudio Martino