Roma / Convegno “Strada alla vita, per una nuova cultura della strada” / Organizzato dal neonato movimento STRADA ALLA VITA (www.stradaallavita.eu) / Prevista la firma di un protocollo d’intesa / Centro congressi CAVOUR, lunedì 29 giugno 2015 / di Claudio MARTINO, coordinatore del movimento
Preceduto da una conferenza stampa di presentazione, venerdì 26 giugno 2015, alle ore 17, presso il centro congressi CAVOUR (http://goo.gl/LR157e),
lunedì 29 giugno 2015, sempre presso il centro CAVOUR, avrà luogo un convegno, dal titolo “Strada alla vita, per una nuova cultura della strada”, organizzato dal movimento STRADA ALLA VITA (www.stradaallavita.eu).
Prima promotrice di STRADA ALLA VITA è la grossetana professoressa Clelia FORMICONI, attiva nel campo della prevenzione dell’incidentalità stradale da molti anni, da quando, il 15 novembre del 1992, un incidente stradale stroncò la vita di suo nipote Pierpaolo Sarubbi (http://goo.gl/OUpjlT).
Anche per deformazione professionale, avendo insegnato per tanti anni nella scuola pubblica, la signora Formiconi, pure all’interno dell’associazione – l’AIFVS (www.vittimestrada.eu) – in cui milita da molti anni, ha sempre insistito sulla necessità di un approccio culturale nuovo e diverso al problema della sicurezza stradale.
Sì alla repressione e alla punizione, ma soprattutto sì alla prevenzione e all’educazione: questa la sintesi del pensiero, maturato in tanti anni di attivismo e volontariato, da Clelia Formiconi, che l’ha portata a concepire il movimento STRADA ALLA VITA ed il progetto “La cultura della strada”.
Uno dei punti di riferimento più importanti de “La cultura della strada”, è il “terzo Programma di azione per la sicurezza stradale” della Commissione europea (http://goo.gl/EmGY2j).
Proprio per contribuire a far conoscere all’opinione pubblica italiana tale terzo programma d’azione, il neonato movimento STRADA ALLA VITA ha svolto, un mese fa, un convegno (https://goo.gl/cxOVYr), di cui quello del prossimo 29 giugno è la diretta prosecuzione.
Il progetto “La cultura della strada” viene sintetizzato dagli organizzatori negli slogan “NON PIÙ STRADE AMARE, MA STRADE DA AMARE” e “DA UTENTI DELLA STRADA A CITTADINI DELLA STRADA”.
Il progetto intende, infatti, come recita il protocollo d’intesa che verrà firmato, da numerose associazioni, il 29 giugno 2015, “contribuire a cambiare i comportamenti umani in strada, attraverso la destrutturazione di modelli aggressivi ispirati alla competizione e all’aggressività, per ottenere che gli ‘utenti’ della strada diventino ‘cittadini’ della strada, vissuta come il primo e più importante luogo di relazioni sociali” (https://goo.gl/Pli2bG).
Claudio Martino, 24 giugno 2015