Roma / Convegno “La buona strada”, organizzato dal PD, svoltosi il 22.06.2015 / Intervento dell’ing. Domenico Cricchi ( AIFVS Rieti ) / di Claudio Martino ( AIFVS Roma ) / 1° luglio 2015

Roma / Convegno “La buona strada”, organizzato dal PD, svoltosi il 22.06.2015 / Intervento dell’ing. Domenico Cricchi ( AIFVS Rieti ) / di Claudio Martino ( AIFVS Roma ) / 1° luglio 2015

 
L’intervento di Domenico CRICCHI: http://youtu.be/Qe_tIzF4o-0

 
Nel pomeriggio di lunedì 22 giugno 2015, presso la sala “Di Liegro” di Palazzo Valentini (sede della Città metropolitana di Roma Capitale e della prefettura), si è svolto un convegno, promosso dal gruppo PD della Camera dei deputati, dal titolo “La buona strada. Gestione, controlli e obiettivi per la sicurezza e la manutenzione stradale” (http://goo.gl/DSbq5x / Foto: http://goo.gl/wJbbxw).
Tra gli interventi, quello dell’ingegner Domenico Cricchi (http://goo.gl/EL61jR), responsabile della sede di Rieti dell’AIFVS e da qualche settimana, in tandem con Claudio Martino (responsabile della sede AIFVS di Roma-via Amba Aradam), membro della ancora non nata Consulta cittadina romana sulla sicurezza stradale.
In esordio del suo intervento, uscendo un po’ fuori tema rispetto all’argomento del convegno, Domenico Cricchi ha giustamente espresso le sue rimostranze (come esponente di una associazione – l’Associazione italiana familiari e vittime della strada – che si batte per le vittime della strada) per alcune modifiche apportate, all’ultimo momento, dal Senato, al testo del disegno di legge sull'”omicidio stradale”.
Tali modifiche (che molti, tra i quali il deputato Michele Meta, presente anch’egli al convegno, si augurano verranno azzerate dall’Aula di Montecitorio) creano, ad esempio – come ha ben spiegato Cricchi – la situazione paradossale ed assurda, per la quale chi attraversa con il rosso in stato di ebbrezza o drogato verrebbe colpito dalle nuove, più gravi, sanzioni, mentre chi compie questa gravissima infrazione da “lucido” non rientrerebbe nella casistica contemplata dall”omicidio stradale”.
Entrando, poi, nel suo ruolo di ingegnere esperto di progettazione di strade, Domenico Cricchi ha spiegato la differenza tra pavimentazione stradale “rigida” (più costosa, ma bisognosa di minore manutenzione) e “flessibile” (più economica, ma bisognosa di maggiore manutenzione), preferita in Italia, oltreché per i suoi minori costi, per la grande disponibilità di bitumi provenienti dalle raffinerie di petrolio della Sicilia.
Relativamente alla pericolosità, per gli utenti, di una strada dissestata nei suoi strati più profondi (il termine italiano “strada”, come ha spiegato lo stesso Cricchi, viene dal latino “strata”, plurale di “stratum”), l’ingegnere ha spiegato che, in realtà, tale pericolosità è minima quando le buche sono evidenti, mentre è massima quando le buche vengono riparate solo superficialmente e la struttura pavimentale può cedere all’improvviso.
L’ultima parte dell’intervento di Domenico Cricchi ha avuto come argomento il problema del reperimento, da parte dei Comuni, di risorse economiche per poter eseguire un’adeguata manutenzione delle infrastrutture di loro competenza: la sua esperienza di funzionario tecnico-amministrativo gli suggerisce la necessità di una legislazione che consenta un più facile recupero dei residui annidati nei vari bilanci comunali, senza necessità di violazioni del patto di stabilità.
Claudio Martino, 1º luglio 2015

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