Alberto Pallotti, presidente nazionale dell’AIFVS-onlus, scrive al direttore de L’ARENA, per illustrare le iniziative organizzate a Verona per la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada (domenica 16 novembre 2014)
Buon giorno direttore.
La informo che domani, 16 novembre 2014, anche a Verona si terrà la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada.
La nostra associazione, l’AIFVS-onlus, da anni sul territorio per cercare di limitare la strage stradale e dare giustizia e vicinanza ai superstiti, per la Giornata ha organizzato un presidio di sensibilizzazione a Palazzina.
I nostri responsabili ed i parenti e congiunti degli sfortunati coniugi Malfatti e Corradi, travolti a Palazzina 4 anni fa, saranno presenti con le croci sul sagrato della chiesa. Per informazioni ulteriori potrete sentire Luigi Malfatti al numero +39 347 5276353.
Inoltre, l’agsm di Verona, in collaborazione con il Comune di Verona, ha concesso l’illuminazione di rosso della Gran Guardia di Verona.
Il colore rosso è a testimonianza del sangue che ogni giorno le vittime devono pagare sulle nostre strade. Una strage immane ancora poco considerata dall’opinione pubblica.
Inoltre, anche il Comune di san Giovanni Lupatoto, con il proprio sindaco Federico Vantini, ha concesso l’illuminazione della torre idrica, sempre di colore rosso.
Mercoledì scorso (12 novembre 2014) siamo stati presenti all’udienza generale dal Santo Padre, il quale ha espresso parole di forte vicinanza alla nostra problematica, concedendo grande dignità anche alla figura della vittima, troppo spesso dimenticata.
Nel pomeriggio dello stesso mercoledì 12 novembre, siamo stati presenti, con un picchetto di sensibilizzazione, davanti a Montecitorio, per chiedere con forza di portare avanti la legge sull’omicidio stradale. Ha risposto il vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, comunicando che alla Camera dei Deputati la legge è in calendario prima delle feste natalizie. Ci ha garantito la massima attenzione in merito.
Inoltre, è stata avanzata dalla nostra associazione la proposta di creare un istituto nazionale per l’assicurazione auto.
Al pari dell’inail, porterebbe benefici enormi nella lotta alla strage stradale. Basti pensare ai pirati della strada, ma anche alle tariffe rc auto che sono altissime a protezione degli interessi privati delle compagnie assicurative.
Il vice ministro ha giudicato molto interessante la nostra proposta di creazione di questo nuovo istituto, capace di emettere polizze rc auto e rispondere anche per chi non è assicurato, ma anche di offrire uno spunto di riflessione nuovo rispetto alla tematica della strage stradale.
Ad oggi, il fondo garanzia delle vittime della strada è insufficiente, i risarcimenti molto esigui ed è molto difficile accedervi.
Ci ha chiesto di elaborare al meglio la nostra tesi e portarla a Roma per discuterla con il Governo e valutarne la fattibilità.
Serve una nuova cultura, un nuovo approccio alla problematica.
A Verona abbiamo registrato un pesantissimo bilancio quest’anno.
Numero degli incidenti in pauroso aumento. Una ecatombe. Da anni non si verificava. Sembravamo sulla strada giusta. A testimonianza che l’incidente stradale non è una fatalità, un colpo di sfortuna, ma un fenomeno che può essere contrastato.
Il tavolo della sicurezza stradale è sostanzialmente fermo. Dispiace che si dia la priorità ad altre tematiche, dimenticandoci quanto ancora oggi la strage stradale sia una drammatica emergenza. Che miete vittime molto più delle guerre. È la causa di morte più elevata per i giovani sotto i 35 anni.
5 mila morti in italia, 40 mila in Europa, 1 milione nel mondo. Ogni anno. Un tributo da pagare al progresso? No, decisamente no: una serie di colpose o delittuose azioni.
Non si può pensare sia solo sfortuna.
Un’ultima considerazione. A Roma, davanti al Parlamento, per la prima volta, si sono unite le massime associazioni italiane nella lotta alla strage stradale.
L’aifvs, le mamme coraggio, l’aguvs, l’associazione Matteo la NASA, i salva ciclisti, i familiari della strage del bus sulla Napoli Certosa, e molte altre sigle. A testimonianza che uniti si può far capire al popolo italiano, ai nostri politici, che morire sulla strada dovrà diventare inaccettabile.
Cordiali saluti.
Alberto Pallotti presidente nazionale dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada (Aifvs-onlus)