Caro Giorgio, leggo la tua comunicazione e ti chiedo:
– mi spieghi DOVE io mi sarei presentato come “responsabile” AIFVS e, soprattutto, che significato dai, DI PRECISO, al termine “responsabile”?
Concordo che il termine “trascurabile” non sia quello più azzeccato, ma devi anche capire che non è facile parlare per quattro ore centrando sempre perfettamente tutti gli aggettivi qualificativi.
Si stava parlando di mobilità e dei problemi che questa crea in generale.
Credi sia oggettivamente sbagliato sostenere che l’odierno sistema su cui è basato la mobilità sia causa di danni numericamente anche peggiori di quelli riguardanti l’incidentalità stradale?
O credi sia di qualche vantaggio omettere che, secondo i dati OMS, a fronte di 1,3 milioni di morti per incidente stradale nel mondo, ve ne sono 7 milioni legati all’inquinamento?
Certamente la battuta sui black bloc e sul tagliare gomme sarebbe stato meglio evitarla, ma allo stesso tempo credo anche che vada presa per quella che era:
una battuta, una provocazione, davanti ad una inevitabile strage, di cui siamo pieni, dovuta ad una mobilità, a nostro avviso, sbagliata.
Ripensandoci, però, non escluderei che, se oggi sapessi che per mezzo di una tal vettura, il tal giorno, alla tal ora, qualcuno spezzerà la vita di Giorgio ed il tagliare due copertoni o lo sfasciare un qualche vetro potesse impedirlo, non escluderei – dicevo – non solo di venire a Pavia e tagliarne anche tre, ma le ruote gliele rubo proprio tutte!
Forse tu non faresti lo stesso se sapessi per tempo ed avendone gli elementi se si trattasse della vita, non della mia ma di tuo figlio?
Certo che a te, caro Giorgio, è difficile capiti di dire sciocchezze o fare battute davanti ad alunni se te ne stai solo in negozio…….
Franco