FRANCIA / N. 945 – Proposta di legge Gérald Darmanin tesa ad applicare le sanzioni previste per l’omicidio volontario ai conducenti non rispettosi del codice della strada che hanno causato un incidente mortale
(Rinviata alla commissione per le leggi costituzionali, per la legislazione e l’amministrazione generale della Repubblica, in mancanza della costituzione di una commissione speciale nei termini previsti dagli articoli 30 e 31 del Regolamento)
presentata da
Gérald DARMANIN, Rudy SALLES, Jean-Paul TUAIVA, Michel TERROT, Isabelle LE CALLENNEC, Jean-Luc REITZER, Claudine SCHMID, Philippe VIGIER, Jean-Pierre DECOOL, Denis JACQUAT, Damien ABAD, Véronique BESSE, Nicolas DUPONT-AIGNAN, Alain MOYNE-BRESSAND, Bernard PERRUT, Michel ZUMKELLER, Michel HERBILLON, Olivier DASSAULT, Pierre MOREL-A-L’HUISSIER, Thierry MARIANI et Philippe GOUJON,
deputati.
MOTIVAZIONE
Signore, signori,
questa proposta di legge intende applicare le sanzioni previste per l’omicidio volontario ad un omicidio colposo commesso nell’ambito di un incidente stradale, quando l’individuo ha provocato l’incidente in circostanze tali, da poter argomentare che la vita altrui è stata messa in pericolo coscientemente.
Secondo i dati della sicurezza stradale, 3.645 persone sono state uccise sulle strade nel 2012, contro 3.963 nel 2011, registrando un calo dell’8% della mortalità.
Se queste cifre sono incoraggianti e sono i risultati delle azioni realizzate da Nicolas Sarkozy, sembra che alcuni fattori siano sistematicamente identificati dalle forze dell’ordine in caso di incidenti mortali: eccesso di velocità, alcol, distrazione, uso del cellulare, mancato rispetto del codice della strada.
Secondo un rapporto di informazione parlamentare sulle cause degli incidenti stradali e la prevenzione, presentato il 19 ottobre 2001, l’alcol sembra essere attualmente la prima causa di incidenti stradali mortali in Francia: “se i tassi alcolici consentiti fossero rispettati, si calcola che 150 vite sarebbero state salvate”.
Così, per colpa di conducenti irresponsabili ed irrispettosi del codice della strada e delle norme di sicurezza, diverse famiglie subiscono traumi morali e fisici irreversibili.
PER QUESTO, si suggerisce che i conducenti che hanno commesso tre o più dei sei reati elencati di seguito (articolo 221-6-1 del codice penale), incorrano in sanzioni penali simili a quelle previste in caso di omicidio volontario:
1° violazione chiaramente deliberata di un obbligo particolare di sicurezza o di prudenza previsto dalla legge;
2° stato d’ebbrezza manifesta o sotto l’influenza di uno stato alcolico caratterizzato da una concentrazione di alcol nel sangue o nell’aria espirata uguale o superiore ai tassi stabiliti dalle disposizioni legislative o regolamentari del codice della strada, o quando il conducente si sia rifiutato di sottomettersi agli esami previsti da quel codice ed intesi a stabilire la presenza di uno stato alcolico;
3° uso di sostanze o di piante classificate come stupefacenti, o quando il conducente si sia rifiutato di sottoporsi agli esami previsti dal codice della strada intesi a stabilire se guidava dopo aver assunto stupefacenti;
4° non titolare della patente di guida richiesta dalla legge o dal regolamento o patente che sia stata annullata, invalidata, sospesa o sequestrata;
5° superamento della velocità massima consentita uguale o superiore a 50 km/h;
6° non assistenza dopo l’incidente.
PROPOSTA DI LEGGE
Articolo unico
L’articolo 221-6-1 del codice penale è completato dal seguente paragrafo:
“La pena è aumentata fino a 30 anni di carcere e ad una multa di 250.000 euro, quando l’omicidio colposo è stato commesso con tre o più delle circostanze menzionate”.
http://www.assemblee-nationale.fr/14/propositions/pion0945.asp