L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada – per risolvere il problema del risarcimento differenziato da perdita di un congiunto, attualmente basato su tabelle che variano presso i tribunali dal nord al sud dell’Italia e comportano una vera e propria discriminazione incostituzionale – ha approvato una tabella unica nazionale, basata sul sistema a punti, da moltiplicare per euro 10.000 per ogni punto variabile in base all’età della vittima deceduta e del congiunto superstite e del rapporto di parentela. La tabella intende garantire prevedibilità delle decisioni giudiziarie e parità di trattamento (non è giustificabile che il danno per la morte di un figlio venga risarcito a Lecce con 70 mila euro ed a Milano con trecento mila euro!), pertanto non ha previsto un minimo ed un massimo nell’indicazione dei corrispettivi economici, ma ha stabilito dei valori minimi inderogabili, da personalizzare in aumento per l’effettivo caso concreto in base a presunzioni e indagini specialistiche. Si chiarisce che le tabelle in uso nei tribunali italiani si basano sul vecchio massimale rc auto di euro 775 mila risalente al 1993. Il Parlamento europeo ha fissato il nuovo massimale rc auto in 5 milioni di euro sulla base dell’aumento dei costi della vita, per cui appare illogico ed irrazionale non elevare il massimale e nel contempo i risarcimenti: la tabella dell’Aifvs prevede di elevarli in modo contenuto ed economicamente sostenibile, senza ricorrere ad un aumento dei premi rc auto.
Le somme risultanti dall’applicazione della tabella proposta dall’AIFVS, da ritenersi, pertanto, congrue ad ogni effetto di legge rc auto, potranno dare ai giudici una maggiore serenità nella valutazione del danno da morte, poiché i valori attribuiti sono anche frutto di una condivisione sociale e democratica.
L’AIFVS ha inviato a tutti i Presidenti dei Tribunali e delle Corti d’Appello d’Italia.