Legge sull'”omicidio stradale” / Conclusioni “frettolose” dell’opinionista Tommaso Canetta de LINKIESTA / di Claudio Martino, AIFVS AUFV / 19.08.2016
La prima considerazione che mi viene in mente, leggendo articoli come quello de LINKIESTA (http://goo.gl/dVmyd8), è:
ma come fanno, unicamente sulla base dei dati relativi ai tre mesi immediatamente successivi all’entrata in vigore della legge sull'”omicidio stradale”, a dire che “è un flop”?
La stessa, identica domanda, me la porrei, ovviamente, anche se la “conclusione” dello “studio” statistico fosse che la legge è un successo.
Il giornalista Tommaso Canetta giudica una legge complessa, che opera in una materia complessa, in una società vasta e complessa, come se si trattasse di una nuova regola condominiale… basandosi su… 90 (novanta!) giorni di raccolta dei dati…
Canetta dovrebbe saperlo che l’efficacia di una nuova disposizione si valuta
non da quando tale disposizione viene pubblicata,
ma da quando i suoi effetti cominciano ad essere concretamente percepiti dalla maggioranza dei suoi destinatari…
in parole più povere, nel nostro caso, da quando la gente comincia a vedere che effettivamente i colpevoli si fanno almeno qualche giorno di carcere o che almeno viene tolta loro la patente…
Gli effetti della patente a punti, ad esempio, si fecero sentire immediatamente, perché immediata era la decurtazione dei punti.
Prima di trarre conclusioni meno (per dirla in maniera soft) “frettolose”, aspettiamo che un certo numero di processi in base alla nuova legge arrivi a sentenza e che i provvedimenti di sospensione della patente comincino ad essere conosciuti dal grosso dell’opinione pubblica.
Che, poi, nella legge sull'”omicidio stradale” ci sono delle incongruenze (che potrebbero essere censurate dalla Consulta) non è certamente Canetta ad averlo scoperto.
Sono state rilevate, in alcuni casi, addirittura prima della votazione finale del provvedimento e, in alcuni casi, dagli stessi propugnatori della legge e – mi pare – siamo tutti d’accordo sulla necessità di rimediare…
ma… da questo a credere, caro Canetta, di aver dimostrato la non validità complessiva ed assoluta dell'”omicidio stradale”, ce ne corre…
19 agosto 2016
Claudio Martino, AIFVS AUFV