ROMA. “Siamo felici di aver ritrovato nel nuovo codice della strada, approvato dalla commissione Trasporti alla camera in prima lettura e che si appresta ad essere esaminato in aula e poi al Senato, numerose modifiche che abbiamo suggerito in sede istituzionale all’inizio di quest’anno. Ciò vuol dire che la politica vuole garantire maggiore sicurezza sulle strade di questo paese”. A parlare è il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus (A.I.F.V.S.), Alberto Pallotti, che, in una nota stampa ufficiale, ha sottolineato come “il nuovo codice della strada può rappresentare un cambiamento radicale a tutela di tutta la società civile”.
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I cambiamenti principali del nuovo DDL riguardano svariati punti. I motocicli di cilindrata superiore “a 120 cc se a motore termico e di potenza fino a 11 kW se a motore elettrico” potranno circolare su strade urbane ed extraurbane; tuttavia “la circolazione è comunque consentita solo a soggetti maggiorenni, muniti di patente A, B o di categoria superiore o muniti da almeno due anni di patente A1 o A2″. I comuni saranno obbligati ad adottare nelle zone scolastiche, cioè nelle strade in prossimità di edifici scolastici, almeno negli orari di ingresso ed uscita dei ragazzi, misure per garantire maggiore sicurezza come zone pedonali, zone a traffico limitato o riduzione della velocità al di sotto dei 30km/h. Gli scuolabus entro il 2024 dovranno essere provvisti di cinture di sicurezza, mentre sarà obbligatorio il casco per i bambini in bicicletta fino a 12 anni. Il testo prevede anche l’inasprimento delle sanzioni per chi occupa il parcheggio per i disabili o per chi non rispetta lo stop ai passaggi di livello. L’attenzione è stata posta anche sui ciclisti, che avranno una area avanzata di attestamento in prossimità dei semafori. Il limite in autostrada resta fermo a 130 km/h.
“I nostri suggerimenti sono scaturiti dal confronto con la realtà e con fattori che, statisticamente, hanno causato e continuano a causare morti sulle strade italiane – afferma Alberto Pallotti -. La modifica inerente l’utilizzo delle cinture di sicurezza sugli scuolabus è una nostra proposta. Sono molto soddisfatto di aver trovato nell’onorevole Diego De Lorenzis un interlocutore privilegiato. E’ stato lui che ci ha aiutato ad inserire questo importante punto a tutela dei bambini. Seppur in un primo momento sono state palesate delle difficoltà di attuazione dovute all’assenza fondi, la situazione è stata sbloccata grazie all’intervento di tutte le parti, politiche e civili. Allo stesso modo, ci siamo opposti a spada tratta sull’aumento della velocità a 150 km/h sulle autostrade, così come han fatto diverse associazioni, tra cui l’ASAPS. I casi di cronaca di questi giorni accendono una luce preoccupante sugli incidenti stradali ed è la velocità che ne determina i più funesti risultati. Sono felice anche che, per l’ennesima volta, si sia data valore e riconoscimento al nostro immenso lavoro sul territorio. Solo uniti si può fermare la strage stradale”.
“La sicurezza stradale – afferma l’onorevole Diego De Lorenzis – è una priorità governativa, di questa maggioranza. Il lavoro svolto finora rende evidente il nostro impegno su questo tema. La strada è di tutti ed è inaccettabile che in Italia muoiano oltre 3300 persone ogni anno. Abbiamo cercato di tenere conto di tutti i suggerimenti pervenuti dalla società civile, da soggetti istituzionali e tutti gli attori coinvolti in questo ampio confronto durato 7 mesi. Non posso che ringraziare l’associazione per i contributi preziosi e, soprattutto, per la instancabile, continua, capillare ed encomiabile opera di sensibilizzazione. La sua azione ha permesso di arrivare ad un testo che pone finalmente l’attenzione sui soggetti più vulnerabili, rendendo chiaro che deve essere responsabilità dei conducenti dei veicoli più pesanti e veloci rendere la strada sicura per tutti”.