NAPOLI. “Vogliamo sapere quale inter intende seguire la Regione Campania per contrastare la mattanza che si sta registrando sulle strade campane. Troppi morti nell’ultima settimana, è ritorno alle cifre pre-Covid”. Il grido di disperazione è quello del responsabile della sede di Aversa ed agroaversano dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Biagio Ciaramella, in riferimento alle numerosissime morti giovani registratesi sul territorio campano in un arco di tempo davvero breve.
“Il silenzio ci inquieta – afferma il referente dell’A.I.F.V.S. Onlus, presieduta da Alberto Pallotti -. Lo scorso 3 giugno abbiamo scritto, via PEC, al Presidente Vincenzo De Luca ed all’Assessore all’urbanistica ed al Governo Territorio, Bruno Discepolo, chiedendo la regolamentazione degli orari di chiusura dei locali per il divertimento. Una problematica che abbiamo rimarcato in più occasioni, senza essere ascoltati. Appena circolano notizie tragiche, pare si vogliano tutti attivare per la sicurezza stradale, poi, trascorsa la fase di lutto, torna tutto nell’illegalità totale. Tutti liberi di usare cellulari alla guida, di non indossare il casco, di evitare le cinture di sicurezza e di utilizzare alcolici e stupefacenti prima di mettersi alla guida. Il nostro lavoro, quello che conduciamo con le campagne di sensibilizzazione sociale, va a finire nel dimenticatoio, pur essendoci famiglie intere che versano ancora lacrime nel silenzio”.
Sulla pagina ufficiale dell’A.I.F.V.S. Onlus (https://www.facebook.com/Onlusaifvs/) si susseguono notizie sempre più frequenti di morti sulle strade in tutta Italia: “Come associazione, chiediamo al presidente di metterci al corrente di quali iniziative vuole concretamente porre in essere per il futuro delle strade campane – afferma Ciaramella -. Vogliamo conoscere se nel suo programma è inclusa la sicurezza stradale e se vuole puntare finalmente il riflettore sull’utilizzo, da parte dei comuni, dei proventi derivanti dall’articolo 208 del codice stradale. De Luca ha saputo gestire la situazione COVID-19; perché lo stesso non avviene per la sicurezza stradale? Ovviamente, il nostro appello non è rivolto solo al presidente, ma anche a Questura e Prefettura di Napoli e Caserta, oltre che alla chiesa in ogni sua forma attiva tra gente e per la gente. Diminuire i morti sulle strade non è uno dei tanti obiettivi – conclude -, ma deve essere la priorità”.