Diretta alla Presidenza del Consiglio,
Trasformino l’Italia in un paese dove la strada sia un luogo di vita e gli utenti siano cittadini della strada.
Si richiede che l’ITALIA segua le linee guida del terzo programma d’azione per la prevenzione e sicurezza stradale.
In particolare, si chiede di trasformare l’educazione stradale in Cultura della strada.
Una nuova materia che superi le criticità dell’educazione stradale,
una materia con due ore settimanali, in tutte le scuole medie superiori, che rispetti i valori dell’insegnamento e dell’apprendimento sia cognitivo che emozionale, con un suo curriculum dignitoso, corredato da verifiche e valutazioni.
Lo chiedono gli studenti stessi.
Inoltre, si richiede una formazione continua dei patentati, una formazione che li possa trasformare da utenti in cittadini della strada.
Incidere sulla formazione significa contribuire a migliorare-trasformare i comportamenti sulla strada (proprio questi sono la causa maggiore degli incidenti stradali) per l’80%.
Con questa petizione, vogliamo che l’Italia diventi un paese civile sulle strade e vogliamo diminuire il numero di vittime per incidenti.
La petizione nasce dall’esperienza nelle scuole e da un monitoraggio, svolto nel passato, dei bisogni di studenti e docenti, nonché da un volontariato attivo in materia di prevenzione.
La petizione vuole contribuire a stimolare le istituzioni per un cambiamento sociale, che trasformi le nostre strada da amare – bagnate di sangue – in strade da amare e vivere.
Vogliamo anche “costringere” i ministri coinvolti ed il presidente del Consiglio a partecipare al Convegno “Strada alla vita” del 22 maggio 2015.
Solo una comunicazione pubblica – come questa petizione – può infatti stimolare la loro partecipazione, che altrimenti non verrebbe da loro neanche presa in considerazione.
Prof.ssa Clelia Formiconi
( sito di riferimento https://stradesicure.wordpress.com )