SPOLETO. Nuova udienza per il processo per la morte di Nikola Duka, il 21enne scomparso il 14 marzo del 2019 in un incidente stradale avvenuto all’interno della galleria collante tra Forza di Cerro e Sant’Anatolia di Narco (SS 685). Il giovane, stando a quanto si apprende dalle prime ricostruzioni ancora in fase di accertamento definitivo, era alla guida della sua Lancia Y quando fu travolto da una vettura proveniente dalla corsia opposta. Il conducente di quest’ultima è indagato per omicidio stradale.
Nella mattinata di mercoledì 16 giugno, ha avuto luogo l’udienza presso il tribunale di Spoleto, al cospetto del giudice monocratico, Dott.ssa Silvia Testa, e della giudice Federica Fortunati. Il GUP ha analizzato ed accolto le tesi del PM Federica Filippi, respingendo le richieste di rito abbreviato e di patteggiamento a quattro anni avanzate dalla difesa dell’imputato. Dopo un ritiro di riflessione, è stato reso noto il rinvio al 16 giugno del 2022, innanzi al Giudice Maria Silvia Festa. All’udienza, in rappresentanza legale dell’A.I.F.V.S. ODV, ha preso parte l’avvocato Walter Rapattoni.
La mamma “coraggio” di Nikola Duka, Rezana Rrapaj, ha affermato: “Aver ascoltato il giudice rigettare, sotto proposta del PM, le richieste della difesa di chi ucciso mio figlio, è prova di grande sensibilità. Finalmente assistiamo, nei tribunali, ad un atto di rispetto nei confronti delle vittime della strada. Il cammino è ancora lunga, dato che è necessario attendere un anno per la prima udienza, ma ringraziamo vivamente chi ha dimostrato vicinanza, in primis l’A.I.F.V.S. ODV con l’avvocato Rapattoni. Oggi è stato fatto un passo importante e non bisogna perdere la speranza”.
Fiero il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, Alberto Pallotti: “La nostra presenza si dimostra, ancora una volta, fondamentale nella logica dei processi dove ci costituiamo parte civile. Combattiamo in sintonia con le famiglie ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il respingimento dei riti alternativi da parte del Giudice, significa che stiamo affrontando un processo serio, dove la ricerca della verità non sarà superficiale. Prepariamoci per una battaglia che sarà impegnativa e lunga. La mia vicinanza a Rezana, guerriera inesauribile che si sta battendo sul suo territorio per evitare che eventi come quello che ha visto coinvolto il figlio, non abbiano più luogo. Ho avuto il grande onore di essere stato definito come uno dei padri della legge sull’omicidio stradale (insieme ad altre associazioni di settore) e dobbiamo fare in modo che tale istituzione, che ci pone all’avanguardia rispetto a tutto il mondo, venga davvero applicata in modo serio e puntuale: ciò non è affatto scontato. Giustizia per Nikola”.