Proposta di legge Minnucci C. 3837 (Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada) / Inizio della discussione presso la nona Commissione della Camera dei deputati / 26.07.2016
SEDE REFERENTE
Martedì 26 luglio 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.
La seduta comincia alle 14.30.
Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada.
C. 3837 Minnucci.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
Così rimane stabilito.
Michele Pompeo META, presidente, avverte che in data 22 luglio è stata presentata la proposta di legge C. 3990 Biasotti ed altri (https://goo.gl/90vbYQ) vertente sul medesimo argomento, che tuttavia non risulta ancora assegnata alla Commissione.
Emiliano MINNUCCI , relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare la proposta di legge A.C. 3837 (https://goo.gl/HrfHPI) concernente l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada. La proposta di legge si compone di un articolo unico con il quale si dispone che la Repubblica riconosce la terza domenica di novembre come Giornata nazionale delle vittime della strada. A questo proposito ricorda che la terza domenica di novembre è stata riconosciuta come Giornata mondiale delle vittime della strada da parte delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 60/5 (https://goo.gl/zOkBkZ), adottata dall’Assemblea generale il 26 ottobre 2005, quale «giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie» e gli Stati membri e la comunità internazionale sono stati invitati a riconoscerla a loro volta. Analizzando l’articolato della proposta, rileva che il comma 1 prevede che si promuova ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale e a informare gli utenti, in particolare i giovani, sulle gravi conseguenze di modalità di guida non rispettose del codice della strada (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285). Non vengono disciplinate le modalità con cui saranno fornite tali informazioni, anche al fine di lasciare il massimo grado di libertà alle istituzioni che intendano assumere le iniziative indicate.
Il comma 2 prevede alcuni esempi delle iniziative possibili. Si stabilisce, in particolare, che, in occasione della Giornata nazionale, siano organizzati, nelle scuole di ogni ordine e grado, cerimonie, convegni e altri incontri pubblici finalizzati a tenere vivo il ricordo delle vittime e manifestare la partecipazione al dolore dei feriti, delle famiglie, degli amici e delle comunità di cui le vittime facevano o fanno parte; a rendere omaggio al coraggio e all’abnegazione dei componenti delle squadre di emergenza, degli operatori delle Forze di polizia e dei sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni causate dagli incidenti stradali; a riflettere sul dolore provocato dalla morte e dal ferimento di milioni di persone nel mondo a causa di incidenti stradali; a informare sulle gravi conseguenze degli incidenti stradali, anche in termini economici, per le famiglie e per le comunità; e, infine, a sensibilizzare, in particolare i giovani, sul valore della vita umana e sulle drammatiche condizioni in cui versano molti sopravvissuti.
Con riguardo alle motivazioni dell’iniziativa legislativa in questione sottolinea che essa si pone nel solco del costante impegno della Commissione sul tema della sicurezza stradale, impegno tanto più urgente e necessario alla luce dei recentissimi dati OCSE che, pur con alcune luci, non sembrano del tutto incoraggianti sotto il profilo della sicurezza sulle nostre strade. A tali dati, che si riferiscono al 2014, si aggiungono quelli provvisori diffusi dall’ISTAT il 19 luglio scorso, che offrono un quadro informativo sugli incidenti stradali che sono accaduti nell’anno 2015. I dati OCSE relativi all’Italia contenuti nel «Road safety annual report 2016» (https://goo.gl/pe7KvP), pubblicato nel mese corrente, sono riferiti all’intero anno 2014 e indicano un numero ancora elevato di incidenti stradali. Si tratta infatti di circa 177.000 incidenti, (numero che registra un calo del 2,5 per cento rispetto al 2013), con 3.381 persone decedute nel 2014 (quasi lo stesso numero del 2013, anno in cui erano morte 3.401 persone). Tali cifre collocano l’Italia ancora al di sopra della media europea dei decessi. Pur potendo esprimere soddisfazione per la fortissima riduzione degli incidenti stradali in generale che si è registrata dal 2000 ad oggi, in particolare per quanto riguarda gli incidenti mortali – le vittime si sono infatti ridotte da 7.061 nel 2000 a 4.114 nel 2010, a 3.381 del 2014 – manifesta preoccupazione riguardo alla ripresa del numero dei morti, come risulta dal quadro, sia pur provvisorio, diffuso dall’ISTAT, relativo al 2015, anno in cui,per la prima volta dopo 15 anni di calo ininterrotto, la tendenza ad una riduzione del numero delle vittime si arresta, in quanto si registra, al contrario, un incremento dei morti sulla strada, che passano a 3.419, con un incremento di 38 decessi rispetto all’anno 2014 (1,1 per cento in più). Per quanto concerne il numero complessivo degli incidenti stradali, anche nel 2015 si registrerebbe, sulla base dei dati dell’ISTAT, una diminuzione da circa 177 mila del 2014 a circa 173 mila nel 2015.
Sull’aumento del numero di vittime in Italia, secondo le anticipazioni ISTAT pesa l’incremento di morti registrato su autostrade (comprensive di tangenziali e raccordi autostradali) e strade extraurbane (305 e 1.619 morti, che comportano, rispettivamente, un incremento del 6,3 per cento e dell’1,9 per cento sull’anno precedente). Una lieve flessione si registra, di contro, sulle strade urbane (1.495 morti, con una riduzione dello 0,7 per cento rispetto al 2014), dopo la crescita del 5,4 per cento tra il 2013 e il 2014. Fanno eccezione i grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell’abitato aumenta dell’8,6 per cento.
Osserva che tali dati segnalano, e, purtroppo, l’OCSE lo conferma, l’utilizzo ancora altamente insoddisfacente da parte degli Italiani dei mezzi di protezione individuale, in particolare delle cinture di sicurezza. L’OCSE riferisce ad esempio che, da un sondaggio condotto tra il 2010 ed il 2014, solo il 20 per cento degli italiani interpellati ha dichiarato di usare le cinture di sicurezza sui sedili posteriori, peraltro obbligatorie dal 1994. Ulteriori rilevazioni empiriche condotte da riviste specialistiche del settore automobilistico hanno confermato che nelle aree urbane l’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza da parte dei passeggeri sui sedili anteriori, nonché sui sedili posteriori, è largamente disatteso, anche in presenza di bambini. L’OCSE cita altri studi in materia, che dal 2011 al 2014 stanno tentando di monitorare il non utilizzo dei seggiolini per i bambini: si stima un non utilizzo dei seggiolini di ritenuta per bambini che va dal 22 per cento al 34 per cento nelle varie regioni d’Italia. Osserva che questo comportamento, unitamente all’uso non corretto dei telefoni cellulari alla guida, si configura come una causa crescente di incidentalità da arginare attraverso campagne educative mirate volte a sensibilizzare l’utenza. In tal senso ritiene che la giornata istituita dalla proposta di legge in esame possa costituire la cornice migliore nella quale avviare tali iniziative.
Quanto alle categorie di vittime, fa presente che, secondo i più recenti dati ISTAT, l’aumento della mortalità nel 2015 ha riguardato in particolar modo gli utenti delle due ruote a motore (+7,2 per cento) e i pedoni (+4 per cento). Per i pedoni si tratta del secondo aumento consecutivo (+4,9 per cento tra il 2014 e il 2013). Risultano in calo gli automobilisti deceduti (-1,7 per cento) così come i conducenti di ciclomotori (-5,4 per cento) e i ciclisti (-8,8 per cento), che tornano ai livelli di mortalità del 2013. Tali dati devono infatti tenere conto delle tendenze degli anni precedenti: nel 2014 sulla base dell’analisi OCSE, si era infatti, registrata una significativa riduzione dei decessi per i conducenti di ciclomotori (-3,3 per cento) e di motociclette (-10,4 per cento), mentre si riscontrava un aumento dell’8,8 per cento del numero dei ciclisti deceduti.
Giudica necessario, come emerge dai dati sinteticamente richiamati, che il tema della sicurezza stradale mantenga una posizione centrale sia rispetto all’interesse dell’opinione pubblica, sia rispetto alle politiche che si intendono adottare. Sotto questo profilo l’istituzione di una giornata dedicata alle vittime della strada, che possa portare a divulgare i dati, anche quelli meno positivi, sensibilizzando la pubblica opinione e favorendo una ampia attività educativa, rivolta a tutti i cittadini, e in particolare ai bambini e ai giovani, appare essere pienamente coerente con le molte iniziative che la Commissione negli anni ha intrapreso su questo tema.
Auspica pertanto un esame condiviso e costruttivo della proposta di legge in esame da parte di tutti i Gruppi parlamentari, in modo che possa essere colta pienamente l’occasione di tornare ad intervenire sul tema della sicurezza stradale, richiamando su di esso l’attenzione della pubblica opinione con una iniziativa che può avere un forte impatto, anche, come dicevo, sotto il profilo educativo. Per questa ragione auspica altresì che si possa pervenire ad una rapida approvazione della proposta di legge in entrambi i rami del Parlamento.
Diego DE LORENZIS condivide le finalità e i contenuti della proposta di legge in esame. Osserva che pur non costituendo questa una misura atta a risolvere il problema dell’incidentalità e della mortalità stradale, anche per l’assenza di risorse tali da permettere alle istituzioni di promuovere le iniziative di informazione e sensibilizzazione ivi previste, in ogni caso si tratta di una misura pienamente condivisa che può costituire un primo passo nella direzione seguita dalla Commissione. Auspica tuttavia che possano essere esaminati prontamente dalla Commissione tutti i provvedimenti in materia di sicurezza stradale presentati dai Gruppi parlamentari, le cui misure operative potranno dare un contributo concreto ed efficace alla riduzione del numero degli incidenti e dei morti sulle strade.
Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO si riserva di intervenire in una successiva seduta.
Michele Pompeo META, presidente, non essendovi deputati che chiedono di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta, nella quale si procederà, dopo che sia stata assegnata, all’abbinamento della proposta di legge C. 3990 Biasotti.
La seduta termina alle 14.40.
FONTE: https://goo.gl/xS8rGT