Riflessioni di Claudio Martino sull'”omicidio stradale”
Da qualche settimana sto leggendo tutto quello che riesco a trovare in rete concernente la diatriba inasprimento delle pene vs omicidio stradale.
Non ho alle spalle una laurea in giurisprudenza e quindi le mie considerazioni, oltre ad essere imprecise nella terminologia, sono semplici riflessioni di un lettore attento, ma non specialista.
Più leggo tesi contrapposte e più leggo il resoconto sommario di quanto finora è stato discusso presso la commissione Giustizia del Senato, più sono propenso a condividere il punto di vista dell’amico Cesari (è, ovviamente, il mio punto di vista attuale, che potrebbe cambiare nel prosieguo delle mie letture e meditazioni…).
Dobbiamo chiederci cosa vogliamo ottenere, sul piano repressivo, mettendo da parte tutte le giuste considerazioni sull’importanza della prevenzione ed educazione stradale e sulla necessità di infrastrutture migliori.
COSA VOGLIAMO OTTENERE? Un inasprimento delle pene!
Perché è così importante, anzi per taluno irrinunciabile, la creazione di un reato a sé stante, quello, appunto, di “omicidio stradale”?
Perché consentirebbe, rispondo io, di saltare a piè pari una serie di ostacoli logico-giuridici, di concetti, come quello di “dolo”, di “dolo eventuale”, eccetera, che sono alla base dell’ordinamento giuridico penale.
A volte, la storia insegna, la fretta e la semplificazione portano a conseguenze peggiori del male che si vuole eliminare.
In ogni caso, si tratta di una strada impervia!
Perché, come hanno suggerito Pina Cassaniti e Cesari alla Cancellieri, non alzare semplicemente i minimi di pena (sto ovviamente banalizzando il loro ragionamento), così da togliere ogni margine ai giudici, che sono propensi a comminare sempre il minimo?
Il vero problema, per come la vedo io, è, purtroppo, che i magistrati agiscono come agiscono perché, al di là di tante manifestazioni di pietismo davanti a tragici fatti come quello, di questi giorni, della strage di bambini sulle strade, non percepiscono una vera e radicata riprovazione da parte della pubblica opinione.
È sulla gente che dobbiamo lavorare, come AIFVS, per aumentarne la sensibilità al problema, per far percepire all’opinione pubblica la pericolosità sociale del fenomeno “criminalità stradale”!
Vanno bene le audizioni, vanno bene gli incontri con i politici, ma la cosa fondamentale è far cambiare agli italiani il loro punto di vista, facendoli smettere di pensare agli incidenti stradali come ad inevitabili fatalità…
Claudio Martino
=========
DA UN POST DI GIANMARCO CESARI
“Riunisca Renzi il Consiglio dei Ministri d’emergenza e non lasci morire la gente sulle strade! La riforma dell’omicidio colposo stradale esente da censure di costituzionalità e verificata da ordinari di diritto penale e da costituzionalisti e magistrati la ho consegnata alla Cancellieri con sua grande soddisfazione prima che il nuovo Governo la lasciasse nel cassetto! Poi che e’ stato fatto??? Rimango basito a leggere i Senatori che ciurlano nel manico in commissione per non far passare la riforma dell’omicidio stradale mentre si ammazzano i bambini con violenza, violenza stradale ! Chi uccide un bambino per strada è’ peggiore di un pedofilo che ne abusa! Sveglia! E’ ora di intervenire prima che sia troppo tardi!”
====================
TESTO INTEGRALE DEL POST DI GIANMARCO CESARI
Gianmarco Cesari
12 ore fa · Marsciano · Modificato ·
Ieri alla Polizia Stradale di Viareggio mi è’ stato detto: in un anno qui non c’è’ stato un incidente mortale ma nella scorsa settimana ci sono stati tre incidenti mortali tra cui quello del giovane Michele Ricci per cui abbiamo rinforzato i controlli… È dentro di me ho pensato ai Comuni che sprecano i controlli degli ausiliari per fare cassa a controllare i bigliettini sul parabrezza dei parchimetri sulle auto per vampirizzare i cittadini, metterei i volontari e gli ausiliari a vigilare le strisce pedonali non i bigliettini delle strisce blu e le macchine della polizia a controllare patenti e revisioni grandi veicoli a tappeto, la strage stradale si combatté con il pugno di ferro non con l’inerzia ed i palliativi! Riunisca Renzi il Consiglio dei Ministri d’emergenza e non lasci morire la gente sulle strade! La riforma dell’omicidio colposo stradale esente da censure di costituzionalità e verificata da ordinari di diritto penale e da costituzionalisti e magistrati la ho consegnata alla Cancellieri con sua grande soddisfazione prima che il nuovo Governo la lasciasse nel cassetto! Poi che e’ stato fatto??? Rimango basito a leggere i Senatori che ciurlano nel manico in commissione per non far passare la riforma dell’omicidio stradale mentre si ammazzano i bambini con violenza, violenza stradale ! Chi uccide un bambino per strada è’ peggiore di un pedofilo che ne abusa! Sveglia! E’ ora di intervenire prima che sia troppo tardi!