FRATTAMINORE. “Non è possibile pensare che i sopralluoghi effettuati tra le strade di Frattaminore ci raccontino di una città dove manca la segnaletica verticale ed orizzontale per l’85% dei casi. L’incolumità dei cittadini è a rischio”. Sono forti le parole pronunciate da Fabio D’Ambra, componente della Federazione dei Verdi, ed indirizzate all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Bencivenga.
“Gli esempi da prendere in considerazione tanto numerosi quanto preoccupanti – afferma -. Via Iannunci è praticamente affidata al buon senso dei guidatori, specie a ridosso gli incroci. Piazza Crispi risulta abbandonata a sé stessa, succube di lavori in corso che non permettono un transito facilitato; una condizione che induce chi viaggia in moto a transitare sui marciapiedi proprio al cospetto di palazzo Carafa, immobile di demanio pubblico e finito nel dimenticatoio. Il culmine dell’indecenza si raggiunge in via Giovanni XXIII, dove i marciapiedi sono praticamente resi inutilizzabili dai parcheggi selvaggi di numerosi scellerati. Giusto per ricordarlo: si tratta di una delle strade più trafficate del paese e meno vigilate dagli addetti.
Dove sono presenti i segnali – critica D’Ambra –, sono messi anche male, come nel caso di via Cavalieri di Vittorio Veneto. La sicurezza di quest’ultima strada è messa a repentaglio dall’apposizione di fioriere in un punto decisamente pericoloso. Vogliamo poi parlare dei cartelli usurati o piegati per poter contestare le contravvenzioni (via Campania)? Insomma, chi più ne ha, più ne metta. Non si può continuare su questa falsariga, Frattaminore ha diritto alla sicurezza”.
Il referente Aversa ed Agro aversano dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (presieduta da Alberto Pallotti), Biagio Ciaramella, spiega: “I proventi derivante dall’articolo 208 dovrebbe essere investiti per la sicurezza stradale, eppure i comuni sembrano dimenticarsene. Vogliamo sapere come vengono utilizzati i fondi sul territorio. D’altro canto, è in fase di attuazione il piano #bastabuche, che ha già permesso di pavimentare circa 20.000 km di corsie stradali per un valore superiore a 1,5 miliardi di euro e che prevede lavori per altri 5.000km sull’intero territorio nazionale, incluse anche le strade rientrate all’Anas dagli Enti locali negli ultimi anni. Non ci sono più scuse. Con la vita non si scherza, urgono interventi immediati”.