ROMA. E’ una vera e propria strage quella avvenuta sull’A14 (sul raccordo di Casalecchio, a Borgo Panigale) nel pomeriggio di lunedì 6 agosto. Sarebbero 2 i morti e 55 i feriti causati da un incidente, accompagnato da un devastante boato, tra un’autocisterna ed alcune vetture. Il ponte dell’Autostrada è parzialmente crollato ed ad aggravare il bilancio sarebbero state delle esplosioni legate ad un incendio originatosi dallo scontro.
“Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che di incidenti stradali si continua a morire, sempre di più nell’indifferenza totale generale – a parlare è il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, Alberto Pallotti -. Il tragico evento che ha scosso questo pomeriggio di agosto deve pesare sulla coscienza di chi non è intervenuto a tempo debito. Bisogna attuare un piano di prevenzione per evitare che le strade diventino fornace di vittime, dando prova, da parte degli organi istituzionali, di un impegno tangibile e costante.
Credo fermamente – spiega – che i comuni non investano i proventi delle multe come previsto dalla legge e, nell’indifferenza totale, usano quei soldi per colmare i vuoti di bilancio. La lotta alla strage stradale deve essere senza confine, è inaccettabile mettersi in macchina e non tornare più a casa, come è accaduto, statistiche alla mano, alla maggior parte delle vittime sotto i 40 anni. Servono investimenti maggiori, in termini umani, di infrastrutture e di leggi. Le vittime della strada – si domanda Pallotti – sono ancora vittime di serie B?
Quest’anno potrebbero morire 5mila persone, sulla base di questo trend in aumento e 15mila potrebbero essere i feriti gravissimi che non recupereranno più. Diciamo basta a questo scempio”.