Verona / OMICIDIO COLPOSO PLURIMO. Nell’urto morirono 17 persone, per lo più studenti ungheresi / Tragedia del pullman, gli indagati sono cinque / Oltre ad autista, responsabile della manutenzione e gestore della A4, il pm manda l’avviso al progettista de

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Verona / OMICIDIO COLPOSO PLURIMO. Nell’urto morirono 17 persone, per lo più studenti ungheresi / Tragedia del pullman, gli indagati sono cinque / Oltre ad autista, responsabile della manutenzione e gestore della A4, il pm manda l’avviso al progettista del guard-rail ed al collaudatore / L’ARENA del 25 gennaio 2018

Cinque. L’autista del pullman Setra 317 Gt-Hd che trasportava una cinquantina di persone, tra studenti del liceo classico Szinyei Merse Pal di Budapest ed accompagnatori, il responsabile della manutenzione di quel tratto della Brescia-Padova, il gestore dell’autostrada ma anche il progettista di quel tipo di guard rail ed il collaudatore.

Queste le persone che nei prossimi giorni riceveranno l’avviso di fine indagine firmato dal pm Paolo Sachar per l’ipotesi di omicidio colposo plurimo. Perché, nel tragico incidente accaduto la notte del 21 gennaio 2017 sulla A4, all’altezza di San Martino Buon Albergo, morirono 17 persone, per lo più studenti che rientravano in Patria dopo un soggiorno in Francia.

Sotto inchiesta sono finite le negligenze nell’attività di progettazione, collaudo, gestione e manutenzione, oltre al comportamento dell’autista che, come ha sottolineato il procuratore della Repubblica Angela Barbaglio, non risulterebbe essere sofferente di patologie del sonno.

Nel corso dell’indagine è stata presa in considerazione anche la presenza di un serbatoio supplementare che «per la sua collocazione è stato ritenuto ininfluente nella causazione dell’incendio e non è stato interessato dall’evento».

Stando sempre agli accertamenti svolti dagli esperti incaricati dal pm, il pullman della Pizolit srl sarebbe stato efficiente e rispondente alle caratteristiche richieste.

Oltre ad un probabile colpo di sonno che è stato all’origine della sbandata, si aggiunge la criticità del sistema di respingimento, il guard rail a protezione del pilone del cavalcavia (in quel punto c’è l’uscita Verona est), il fatto che il pullman centrò in pieno il palo della luce (da qui l’innesco dell’incendio) e poi il pilone che entrò nell’abitacolo.

Quel guard rail messo sotto accusa anche dagli esperti ungheresi che nei giorni scorsi hanno depositato una consulenza che riassume le criticità di quel tratto. Profili di colpa dettagliati per cinque persone. F.M.

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