Marina Fontana, insieme con suo cugino Armando Melodia, ad una trasmissione televisiva web del 26 marzo 2015 / di Claudio Martino ( AIFVS ) / 02.05.2015
Marina Fontana, in prima fila nella battaglia per una giustizia più vera a favore delle vittime della strada, insieme con suo cugino Armando Melodia, ad una trasmissione televisiva web del 26 marzo 2015 / di Claudio Martino ( AIFVS )
Ad ospitarli in studio, l’emittente siciliana trmweb.it, con un collegamento telefonico con Alessandra Barreca, madre della giovanissima vittima della strada Claudia Quattrocchi.
Marina Fontana, in questi ultimi tre mesi, è diventata molto popolare, in quanto, da privata cittadina ed al difuori di qualsiasi associazione od organizzazione, si è fatta promotrice di manifestazioni, a livello nazionale, per ottenere dal Parlamento, dal Governo e dal Primo Ministro personalmente, la fissazione di una data certa per l’approvazione dell’”omicidio stradale” e dell’”ergastolo della patente”.
Quale il motivo del successo di Marina Fontana?
Sicuramente il modo molto spigliato ed efficace con il quale comunica le sue idee, ma principalmente il contenuto centrale del suo messaggio: LA NECESSITÀ, per ottenere risultati, dell’UNITÀ di tutte le vittime della strada e di tutti i cittadini sensibili al problema, con la messa da parte degli interessi di bottega delle varie associazioni.
Naturalmente la signora Marina non si è mai permessa di criticare le varie associazioni, o almeno alcune di esse, per la settarietà con la quale, troppo spesso, portano avanti le loro campagne.
Ma, a mio avviso, tale critica è implicita nei suoi appelli.
E talune associazioni, prima di provare e manifestare fastidio per l’improvvisa “ascesa” di un’outsider come Marina Fontana, meglio farebbero a farsi un po’ di esame di coscienza e vedere se, effettivamente, in ogni momento, gli interessi delle vittime della strada sono stati il loro obiettivo primario rispetto all’ottenimento di maggiore visibilità per la propria organizzazione…
Claudio Martino
