Matteo Salvini interviene su fondi art.208 (violazione codice della strada), plauso delle associazioni pronte ad aiutare Ministero

Matteo Salvini interviene su fondi art.208 (violazione codice della strada), plauso delle associazioni pronte ad aiutare Ministero ROMA. Nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati di mercoledì 13 dicembre, alle ore 15:00, l’esponente di Forza Italia – PPE e componente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Andrea Caroppo, ha chiesto spiegazioni al Ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, sull’obbligo per i comuni di presentare (nel corso dell’anno 2023 e riferito all’anno 2022) relazione inerente i fondi derivanti dall’attuazione dell’articolo 208 (verbali da violazione del codice della strada) e comunicazione delle modalità di incasso delle somme.
Matteo Salvini, nell’intervento contestuale, ha citato i dati disponibili sul sito del Ministero dell’Interno: “Nel 2022, hanno presentato la relazione prevista per legge un numero di 7216 comuni, 83 amministrazioni provinciali e 14 città metropolitane. Sono inadempienti 685 comuni e 5 amministrazioni provinciali. Hanno presentato relazioni incomplete 169 comuni. L’ammontare degli introiti relativi alle violazioni del codice della strada risulta pari a 2 miliardi e 700 milioni di euro. Per gli enti che hanno presentato la relazione si procede all’estrazione di un campione per verificare che l’utilizzo dei proventi sia conforme alle finalità previste dal codice della strada, ovvero per interventi di manutenzione ed ammodernamento stradale. Non, ovviamente, per spesa corrente. I comuni inadempienti sono segnalati alle Procure regionali della Corte dei Conti. Colgo l’occasione per segnalare che la stessa trasparenza e correttezza deve essere riferita alle modalità di rilevazione delle infrazioni al codice della strada; mi riferisco in particolare all’esigenza di porre fine al far west dell’autovelox che, rispetto alle modalità di installazione e segnalazione, devono essere riportati entro binari attuativi chiari ed omogenei. Il Ministero delle Infrastrutture sta procedendo a definire l’iter di adozione del decreto attuativo delle modalità di uso e collocazione degli autovelox, il quale è in elaborazione da 13 anni e che il Ministero punta a portare in conferenza unificata già entro la fine di questo mese. Il decreto introdurrà vincoli omogenei e chiari, applicabili su piano nazionale, nella piena convinzione che l’uso dell’autovelox è fondamentale se ha come finalità esclusiva la tutela della sicurezza, della circolazione e della vita umana, non di certo il fine ultimo di far fare cassa a qualcuno”.
Le associazioni A.U.F.V. Odv (Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv), Associazione A.I.F.V.S. Odv (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv), entrambe presiedute da Alberto Pallotti, e l’A.M.C.V.S. Odv (Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv – presieduta da Elena Ronzullo), delegando il responsabile Biagio Ciaramella, hanno accolto positivamente l’intervento di Matteo Salvini, aggiungendo che “saremo un occhio aggiunto all’operato del Ministero dell’Interno, in quanto abbiamo organizzato delle risorse associative addette al controllo dei comuni elencati tra i 7200 circa che hanno presentato la relazione. Stiamo controllando se ognuno di loro ha ottemperato a spendere tali somme nelle modalità dei decreti attuativi – afferma Ciaramella -. Cogliamo l’occasione per chiedere ai cittadini di tutta Italia di segnalare, alle nostre associazioni, eventuali problematiche stradali sui territori di appartenenza, così che possiamo confrontarle con le relazioni specifiche inviate al Ministero. A seguito di tali segnalazioni, invieremo la documentazione in nostro possesso alla Corte dei Conti. Ci teniamo a sottolineare che, seppur la legge prevedesse la presentazione delle relazioni dal 2019, tali documenti sono stati inoltrati solo da alcuni comuni, province e città metropolitane negli anni 2021 e 2022. Invitiamo ad effettuare controlli non a campione – conclude -, ma soprattutto nelle città dove si registra un numero di mortalità stradale sempre crescente”.

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