Lettera aperta di Teresa ASTONE, responsabile di sede dell’AIFVS, ai Comuni di Ogliastro e Prignano: statua di Padre Pio? Perché? / gennaio 2016
“Crisi”: quante volte abbiamo sentito ripetere questa parola negli ultimi anni?
Eppure sembra che, quando c’è da sperperare il denaro pubblico, ecco che la suddetta va a farsi benedire.
È fresca la notizia dell’approvazione del protocollo d’intesa tra i Comuni di Ogliastro Cilento e Prignano Cilento (ambedue provincia di Salerno) per la realizzazione di un luogo di culto dedicato a Padre Pio.
L’aspetto sicuramente più bizzarro della vicenda, nella sua totale assurdità, risiede nell’ammontare della somma erogata e nelle proporzioni che tale – imponente – costruzione assumerà: stiamo parlando di una statua di 70 metri di altezza del costo di 150.000.000 €.
Quale contestualizzazione, quale ritorno e quale impatto può avere una simile struttura in un centro abitato che conta appena duemila anime? Da dove provengono i fondi previsti dalla delibera e chi sarà a gestirli? Quale l’organo preposto al controllo ed alla gestione dei lavori e successivamente del sito?
Queste sono solo alcune delle domande irrisolte che la sottoscritta Teresa ASTONE, responsabile dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus (AIFVS) di Salerno, pone a chi ha avanzato, e poi approvato, una proposta così folle nei suoi connotati.
Quando poi si legge nella nota “che tale idea ha trovato favore popolare ingenerando legittime aspettative per la concreta realizzazione dell’intero progetto”, ecco che un misto tra sorrisi amari e rassegnazione fa da contorno a tanta, troppa indignazione.
Quand’è stata convocata una riunione per avere un riscontro della cittadinanza? Quando la popolazione si è mostrata favorevole all’installazione di questa statua?
Al contrario, un popolo con criterio, senso di responsabilità e munito di intelletto avrebbe ben rivendicato l’utilizzo di questi fondi per opere di un’urgenza “appena” più marcata.
Basti pensare alla situazione a dir poco indecente delle nostre strade, alla sicurezza dei cittadini, messa continuamente a repentaglio dalla noncuranza e dall’approssimazione di una classe politica sempre meno attenta alle reali esigenze.
Vi era in progetto anche un monumento per le vittime della strada nel Cilento per ricordare le nostre vittime e neanche quello si è mai realizzato. Troppo facile manifestare il proprio cordoglio quando è troppo tardi…
Quanti lampioni con 150 milioni di euro? Quante strade potrebbero essere messe a norma? Quante zone 30 nelle aree urbane? E soprattutto, quante vite potrebbero essere salvate adoperando un po’ di buon senso?
Credo che Padre Pio abbia a cuore la vita umana prima di ogni altra cosa, ancor prima di un freddo e gelido monumento in sua memoria.
http://www.cilentolive.com/agropoli/l-aifvs-scrive-ai-comuni-di-ogliastro-e-prignano-statua-di-padre-pio-perche/