SENTENZE RIGUARDANTI LA CIRCOLAZIONE STRADALE / Raccolte il 24.07.2016 da Claudio Martino, AIFVS AUFV

SENTENZE RIGUARDANTI LA CIRCOLAZIONE STRADALE / Raccolte il 24.07.2016 da Claudio Martino, AIFVS AUFV
 
In seguito alla sentenza costituzionale 113/15 (http://goo.gl/cBbzGQ)
che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 45, comma 6, Cds nella parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate dell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura, deve ritenersi affermato il principio che tutte le apparecchiature di misurazione della velocità – che è elemento valutabile e misurabile – devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, che non può essere dimostrato o attestato con altri mezzi quali le certificazioni di omologazione e conformità.
 
Cass. Civile, sentenza n. 14543, sezione Seconda, del 15-07-2016
 

ART. 45 CDS

6. Nel regolamento sono precisati i segnali, i dispositivi, le apparecchiature e gli altri mezzi tecnici di controllo e regolazione del traffico, nonché quelli atti all’accertamento e al rilevamento automatico delle violazioni alle norme di circolazione, ed i materiali che per la loro fabbricazione e diffusione, sono soggetti all’approvazione od omologazione da parte del Ministero dei lavori pubblici, previo accertamento delle caratteristiche geometriche, fotometriche, funzionali, di idoneità e di quanto altro necessario. Nello stesso regolamento sono precisate altresì le modalità di omologazione e di approvazione. (http://goo.gl/63uVTc)

 

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Una patologia clinica quale quella del reflusso gastroesofageo non salva dalla condanna per guida in stato d’ebbrezza l’automobilista sorpreso al volante con un tasso alcolemico superiore al limite consentito.
 
Cass. Penale, sentenza n. 29638, sezione Quarta Penale, del 13-07-2016
 
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In tema di guida in stato di ebrezza, posto il generale divieto di porsi alla guida in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche ex art 186 C.d.s. (http://goo.gl/H4FCX5),
abbiamo la determinazione di tre fasce di possibile ubriachezza, ognuna diversamente sanzionata a seconda del diverso grado alcolemico ( 0,5/0,8 g/l – 0,8/1,5 g/l – > 1,5 g/l ), ma comunque all’accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.
 
Tribunale di Roma, sentenza n. 10783, sezione Tredicesima, del 27-05-2016
 
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Nel giudizio di opposizione ad ordinanza ingiunzione irrogativa di sanzione amministrativa, è ammessa la contestazione e la prova unicamente delle circostanze di fatto della violazione che non sono attestate nel verbale di accertamento come avvenute alla presenza del pubblico ufficiale o rispetto alle quali l’atto non è suscettibile di fede privilegiata per una sua oggettiva contraddittorietà.
Se si contesta la veridicità del verbale nella parte in cui indica il numero civico in corrispondenza del quale era collocato il veicolo, si deve ritenere che tale indicazione sia frutto di oggettiva rilevazione da parte del pubblico ufficiale, senza alcun margine di apprezzamento.
Ne consegue che ogni contestazione in merito alla veridicità del verbale di accertamento sotto tale profilo si risolva nella contestazione su un elemento del verbale coperto da fede privilegiata ex art. 2700 C.c..
 
Tribunale di Roma, sentenza n. 9505, sezione Tredicesima Civile, del 11-05-2016
 
ARTICOLO 2700 DEL CODICE CIVILE (http://goo.gl/jj1FRE)
 
L’atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falsodella provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonchè delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti.
 
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È legittima e conforme all’ordinamento europeo la normativa nazionale che consenta l’affidamento prioritario e senza gara del servizio di trasporto sanitario di emergenza/urgenza in favore delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa Italiana, con esclusione delle cooperative sociali. (cfr. Cons. Stato, Sez. III, 26.6.2015 n. 3208).
 
TAR MARCHE – Ancona, sentenza n. 244, sezione Prima, del 15-04-2016
 
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Il conducente di un veicolo, una volta fermatosi sulla linea di stop, prima di riprendere la marcia, ha l’obbligo di ispezionare la strada preferita, per assicurarsi che sia libera da sopraggiunti veicoli e, in caso negativo, di accordare la precedenza a tutti i veicoli circolanti sulla detta strada sia provenienti da destra sia da sinistra.
Infatti, l’obbligo imposto ai conducenti di veicoli di arrestare la marcia e cedere la precedenza nei due sensi, quando vi sia un cartello di stop in prossimità di un crocevia, ha carattere rigido, con la conseguenza che la fermata a detto segnale deve effettuarsi almeno per un attimo quando l’area del crocevia è libera, mentre deve protrarsi, in caso di sopravvenienza di veicoli sulla strada che si sta per imboccare, il tempo necessario a consentire a tutti i detti veicoli di passare con precedenza.
 
Tribunale di Larino, sentenza n. 97 del 09-03-2016
 
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Deve ritenersi che nel contratto di assicurazione privata contro gli infortuni da cui sia derivato un evento produttivo di lesioni corporali che abbiano determinato ricoveri ospedalieri, invalidità temporanea totale o parziale, postumi invalidanti di carattere permanente o la morte dell’infortunato, come ad esempio nel caso del sinistro stradale, la fattispecie costitutiva del diritto all’indennizzo si perfeziona solo nel momento in cui l’evento lesivo o morboso si traduca o si evidenzi in uno dei fatti coperti dalla garanzia assicurativa con la conseguenza che è da questo momento, piuttosto che da quello dell’infortunio, che decorre la prescrizione del diritto dell’assicurato, ai sensi dell’articolo 2952 (http://goo.gl/d3JDhl):
ne consegue che l’assicuratore che intende opporre la prescrizione annuale del diritto fatto valere dall’assicurato ha l’onere di provare non la data del sinistro ma quella in cui si è manifestato l’evento dannoso coperto dalla garanzia assicurativa e dalla quale, quindi, il diritto avrebbe potuto essere fatto valere nei suoi confronti.
 
Cass. Civile, sentenza n. 14420, sezione Terza, del 15-07-2015

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