Nata l’associazione “Genitori generazione Erasmus – 20 marzo 2016 – Uniti perché non accada mai più” / IL TIRRENO del 24.07.2016 / IL SECOLO XIX del 23.07.2016

Nata l’associazione “Genitori generazione Erasmus – 20 marzo 2016 – Uniti perché non accada mai più” / IL TIRRENO del 24.07.2016 / IL SECOLO XIX del 23.07.2016

UN’ASSOCIAZIONE PER ELENA
«Leggi sulla sicurezza stradale”

È stata fondata dai genitori delle ragazze morte nel terribile incidente dell’Erasmus a Valencia
Tra gli obiettivi quello della prevenzione del rischio e livelli uniformi e adeguati di risarcimento
di Alfredo Faetti

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IL SECOLO XIX – sabato 23 luglio 2016 (http://goo.gl/mD9l93)

Morti in Erasmus, l’associazione dei genitori: «Mai più viaggi così imprudenti»

Genova – Non deve «più succedere che le vite dei nostri giovani siano messe a rischio per l’organizzazione imprudente di viaggi a prezzi stracciati, per di più notturni, da parte delle associazioni Erasmus, o che il valore delle loro esistenze sia tanto differente tra l’Italia ed altri paesi europei, come la Spagna»:

lo dice la neonata associazione dei genitori delle 7 ragazze italiane scomparse nel «tragico e assurdo» incidente avvenuto in Catalogna nel corso della loro partecipazione al Programma Erasmus dell’Università di Barcellona.

L’associazione, nata nel capoluogo ligure, si chiama “Genitori Generazione Erasmus – 20 marzo 2016 – Uniti perché non accada mai più”, ed è aperta a tutti.

L’obiettivo è «sensibilizzare l’opinione pubblica italiana ed europea sul tema della sicurezza della mobilità studentesca a livello europeo, sia scolastica sia universitaria, sulle base di garanzie legislative e assicurative per i nostri giovani che studiano e che viaggiano nei diversi paesi europei nell’ambito del Programma Erasmus e di altri simili programmi di scambio culturale».

I genitori delle ragazze morte chiedono di adottare «tutte quelle misure legislative, normative e tecnico-amministrative affinché le nostre ragazze e i nostri ragazzi si possano muovere nell’Unione europea come in una vera “casa comune”, che offra garanzie simili e armonizzate a tutti i suoi giovani».

L’associazione è aperta a tutti i genitori, italiani e stranieri, dei ragazzi che hanno partecipato allo sfortunato e drammatico viaggio organizzato dall’Erasmus Student Network spagnolo.

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