Frosinone / Inaugurazione dell’illuminazione sulla Monti Lepini / Il sindaco Nicola Ottaviani ricorda Roberto COCCO e tutte le vittime della Monti Lepini / 11.08.2016
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Nella serata di giovedì 11 agosto 2016, il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, ha inaugurato l’illuminazione della “Monti Lepini”.
Su quest’arteria stradale, molto importante per Frosinone e tutta la Ciociaria, sono in corso, da quasi dieci anni, lavori per metterla in sicurezza.
Sulla “Monti Lepini” hanno trovato la morte tantissime persone.
È a loro che il sindaco Nicola Ottaviani ha voluto rendere omaggio con queste parole:
“Un pensiero ed un ricordo gentile si impongono anche verso coloro, come il compianto Roberto Cocco, che non hanno potuto beneficiare in passato della infrastruttura, ma che sono stati un stimolo silenzioso e prezioso per l’intera collettività”.
IL COMUNICATO DEL SINDACO DI FROSINONE NICOLA OTTAVIANI
Questa sera si compie un momento atteso da molti anni in città, che coincide con la messa in sicurezza, attraverso l’accensione della pubblica illuminazione con la tecnologia al led, di una delle più importanti arterie urbane, spesso teatro di incidenti stradali di notevole serietà.
Pur nelle mille difficoltà di un contenzioso lungo e complesso, l’Amministrazione comunale è riuscita a centrare un obiettivo che sembrava ormai impensabile, grazie alla collaborazione costante dell’ufficio tecnico ed al supporto dell’Assessore Fabio Tagliaferri.
Inoltre, con il nuovo impianto, tutta l’area della Monti Lepini sembra aver cambiato decisamente aspetto, trasformandosi da vecchio e pericoloso ex raccordo, in vera e propria strada urbana, con marciapiedi e piste ciclabili.
Nei prossimi giorni procederemo all’apertura definitiva delle quattro rotatorie già realizzate, con l’arredo urbano che cureremo assieme all’Accademia delle Belle Arti ed agli operatori privati interessati alla promozione del territorio, in attesa dell’appalto dei lavori sul secondo tratto, fino al casello autostradale.
Un pensiero ed un ricordo gentile si impongono anche verso coloro, come il compianto Roberto Cocco, che non hanno potuto beneficiare in passato della infrastruttura, ma che sono stati un stimolo silenzioso e prezioso per l’intera collettività.
FONTE: http://goo.gl/PLWl1a