IN VISTA del ricorso in Cassazione dell’omicida / L’AIFVS esprime solidarietà ai familiari dei quattro giovani francesi uccisi, il 13 agosto 2011, dal pirata della strada ILIR BETI / comunicato del presidente nazionale Alberto PALLOTTI / 31 gennaio 2015

IN VISTA del ricorso in Cassazione dell’omicida / L’AIFVS esprime solidarietà ai familiari dei quattro giovani francesi uccisi, il 13 agosto 2011, dal pirata della strada ILIR BETI / comunicato del presidente nazionale Alberto PALLOTTI / 31 gennaio 2015

Il 13 agosto del 2011, Ilir BETI, in stato di ubriachezza (1,5 g/l) e dopo aver guidato contromano per 30 chilometri, alla velocità di 150 km/h (velocità massima consentita 110 km/h) investì un veicolo ed uccise i suoi occupanti, i giovani francesi Elsa Deslien, Vincent Lorin, Julien Raymond et Audrey Reynard (http://goo.gl/xq1yA0).
In primo grado, Ilir BETI è stato condannato a 21 anni e mezzo di carcere e la pena è stata confermata dalla corte d’appello il 20 giugno 2013.
I familiari delle giovani vittime si erano illusi, con una conferma della condanna così decisa, che il loro incubo, almeno per l’aspetto giudiziario, avesse avuto termine… invece, l’uccisore dei loro cari ha fatto ricorso in Cassazione, che si occuperà della vicenda il prossimo 11 marzo 2015 (ore 10).
Senza entrare nei dettagli tecnico-giuridici del ricorso, che non conosciamo, come Associazione italiana familiari e vittime della strada-onlus (AIFVS), vogliamo, innanzi tutto, esprimere la nostra solidarietà agli amici francesi che, come noi, si battono per la verità e la giustizia per i loro cari e tutte le vittime della strada.
Esprimiamo il nostro auspicio che Ilir BETI, per qualche cavillo legale, non riesca ad evitare o ad attenuare la pena inflittagli.
Lanciamo un appello ai nostri legislatori, ora che finalmente si è chiusa la parentesi dell’elezione del Presidente della Repubblica, affinché si proceda velocemente all’approvazione delle nuove leggi in tema di sicurezza stradale promesse dal Governo Renzi, in primis quelle sull'”omicidio stradale” e sull'”ergastolo della patente”.

Alberto Pallotti, presidente nazionale dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada – onlus (AIFVS)

TRADUZIONE FRANCESE

EN VUE du pourvoi en Cassation par l’homicide / L’AIFVS exprime sa solidarité aux familles des quatre jeunes français tués, le 13 Août 2011, par le chauffard ILIR BETI / par Alberto PALLOTTI, président national de l’AIFVS-onlus / 31.01.2015

Le 13 Août 2011, Ilir BETI, en état d’ivresse (1,5 g/l) et après avoir conduit sa voiture à contresens pour 30 km, à une vitesse de 150 km/h (vitesse maximale admissible 110 km/h), frappa une voiture et tua ses occupants, les jeunes français Elsa Deslien, Vincent Lorin, Julien Raymond et Audrey Reynard (http://goo.gl/xq1yA0).

En première instance, Ilir BETI a été condamné à 21 ans et demi de prison et la peine a été confirmée par la cour d’appel le 20 Juin 2013.

Les familiaux des jeunes victimes avaient cru, avec une confirmation de la condamnation si forte, que leur cauchemar, au moins pour l’aspect judiciaire, eût terminé… au lieu de cela, le tueur de leurs proches a fait appel à la Cassation, qui va prendre soin de la question le prochain 11 Mars 2015 (10 heures).

Sans entrer dans les détails techniques et juridiques de l’appel, que nous ne connaissons pas, l’Association national familiaux et victimes de la route (AIFVS) veut, tout d’abord, exprimer sa solidarité aux amis français qui, comme nous, luttent pour la vérité et la justice pour leurs proches et pour toutes les victimes de la route.

Nous exprimons notre espoir que Ilir BETI, pour une subtilité juridique, ne réussisse pas à éviter ou diminuer sa peine.

Nous lançons un appel à nos législateurs, maintenant que finalement la parenthèse de l’élection du Président de la République a été fermée, afin qu’on puisse accélérer l’approbation des nouvelles lois sur le sujet de la sécurité routière promises par le Gouvernement Renzi, principalement celles sur le “meurtre routier” et sur la “perte permanente du permis de conduire”.

Alberto Pallotti, président national de l’AIFVS-ONLUS

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