Lettera dell’avv. Filippo ROMANO al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per chiedere la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia S.p.A. in seguito alla strage del bus sull’A16 del 28 luglio 2013 / 13.01.2016

Lettera dell’avv. Filippo ROMANO al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per chiedere la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia S.p.A. in seguito alla strage del bus sull’A16 del 28 luglio 2013 / 13.01.2016

image

Nella foto: l’avvocato Filippo ROMANO

L’avvocato Filippo ROMANO è il difensore di alcuni dei familiari delle vittime dell’incidente che, il 28 luglio 2013, sull’A16, causò la morte di ben quaranta persone ed il ferimento grave di diverse altre persone (http://goo.gl/ESTE8h).

RICHIESTA DI REVOCA CONCESSIONE ALLE AUTOSTRADE PER L’ITALIA S.P.A. A SEGUITO DELLE INDAGINI DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI AVELLINO CIRCA IL SINISTRO CATASTROFALE DEL 28.07.2013

In nome e per conto dei signori … ,
si richiede la revoca della concessione inerente la gestione della rete autostradale assegnata ad Autostrade per l’Italia S.p.A., per la gravissima violazione degli accordi siglati nella Convenzione Unica.

Infatti, l’incidente per cui si scrive è senza dubbio il più grave mai avvenuto nella storia italiana poiché perdevano la vita 40 passeggeri del citato pullman, e ciò a causa della inesistente manutenzione delle barriere autostradali bordo ponte che al contatto con il mezzo pesante non svolgevano la propria funzione, lasciando che il veicolo effettuasse un volo di circa 40 metri nel vuoto.

Ebbene, la procura di Avellino, nella persona del Pubblico Ministero dott. Adriano del Bene, all’udienza penale del 17 Dicembre 2015, inerente la causa in cui sono indagati i vertici di Autostrade per l’Italia, pendente innanzi al G.I.P. dott. Fiore, riferiva di aver chiesto con propria missiva al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Anas, l’immediata revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia, a causa delle gravi inadempienze di cui si rendeva colpevole la detta società.

Tali affermazioni erano fondate sulle indagini svolte ed in particolare sulle perizie tecniche espletate dai consulenti tecnici della Procura.

Questi ultimi esaminavano le barriere bordo ponte del viadotto autostradale teatro del sinistro, rilevando l’assoluta mancanza di manutenzione che aveva provocato la corrosione dei tirafondi, nonché il vizio di progettazione dei giunti a cannocchiale della parte superiore delle dette barriere bordo ponte che avevano un fine corsa libero.

Pertanto gli errori di progettazione e la mancata manutenzione rendevano del tutto inefficaci le barriere che avrebbero dovuto invece rappresentare un sistema di sicurezza idoneo a tutelare gli utenti delle autostrade.

Nonostante tale denuncia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad oggi non ha fornito alcuna risposta, pertanto si reitera la richiesta di sospensione della concessione alle Autostrade per l’Italia S.p.A. poiché la stessa, si ripete, ha palesemente violato i presupposti cardine della Convenzione Unica che prevedono la tutela, la sicurezza e l’incolumità degli utenti.

Confidando nell’accoglimento della detta richiesta, anche previa interrogazione parlamentare (http://goo.gl/oeYxpl), si Ossequia.

 Avv. Filippo Romano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *