Messaggio di saluto di Christine LORIN (presidente associazione UN CHEMIN POUR DEMAIN) che verrà letto durante il convegno del 15 dicembre 2016, organizzato dall’AUFV-onlus presso la Camera dei deputati

Messaggio di saluto di Christine LORIN (presidente associazione UN CHEMIN POUR DEMAIN) che verrà letto durante il convegno del 15 dicembre 2016, organizzato dall’AUFV-onlus presso la Camera dei deputati

Il mio breve messaggio, come quello di Christine JANS, vuole essere una testimonianza di come l’approvazione della legge sull'”omicidio stradale”, con pene più adeguate ai crimini perpetrati, sia una tappa importante anche per le associazioni francesi ed europee.

La legge italiana deve essere di impulso per il parlamento francese.

L’associazione di cui sono presidente (UN CHEMIN POUR DEMAIN, una strada per il domani) ha iniziato la sua battaglia quando l'”omicidio stradale” non era stato ancora approvato dal parlamento italiano ed ha partecipato ad importanti iniziative, in Italia, insieme con le associazioni italiane, per sollecitarne l’approvazione.

Dopo l’importante risultato ottenuto dalle vittime della strada in Italia, UN CHEMIN POUR DEMAIN ed altre associazioni francesi ed europee hanno cominciato a chiedere con forza ai propri parlamentari di seguire l’esempio del parlamento italiano.

Dopo il convegno di Moulins del 29 ottobre 2016, organizzato da Christine JANS, ed in un momento politico (con le elezioni presidenziali e legislative francesi vicine) in cui possiamo sperare di avere più ascolto, siamo fiduciosi che la Francia adotti una legislazione il più possibile simile a quella italiana.

UN CHEMIN POUR DEMAIN e le altre numerose associazioni che si battono per la sicurezza stradale sono determinate a continuare la loro battaglia, finché l'”omicidio stradale” non sarà riconosciuto in tutta Europa e non verrà adottato un sistema di prevenzione più sicuro ed omogeneo.

Non è tollerabile che all’interno dell’Europa, unita per altri versi, i codici penali siano così dissimili quando si tratta di aiutare gli innocenti sacrificati sulle strade e le loro famiglie.

Particolarmente arretrata ci appare, ad esempio, in questo campo, la legislazione belga.

Grazie, perciò, all’Italia, per aver dimostrato la fattibilità di norme più severe, aiutando così tutto il resto d’Europa ad ottenere leggi simili all'”omicidio stradale”, la cui funzione non è meramente punitiva, ma anche e soprattutto preventiva.

Il “Chemin” (cammino) sarà ancora lungo, ma il coraggio e la solidarietà sono la nostra forza.

Grazie mille all’amico Claudio MARTINO per la sua partecipazione di persona al convegno di Moulins, grazie a Lucilla BARBASINI per il suo intervento tramite videoconferenza e grazie mille a tutti gli amici italiani per la battaglia comune mano nella mano.

Christine Lorin, presidente dell’associazione UN CHEMIN POUR DEMAIN

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