OMICIDIO STRADALE ED INFORMAZIONE GIORNALISTICA – di Claudio Martino – 19 luglio 2014

OMICIDIO STRADALE ED INFORMAZIONE GIORNALISTICA – di Claudio Martino – 19 luglio 2014
L’emendamento 2.66 (http://goo.gl/z43UVW) approvato dalla Commissione Trasporti della Camera, nella seduta del 17 luglio 2014 (http://goo.gl/5r9LZv), è senz’altro molto importante, in quanto chiede al Governo di prevedere, nel nuovo codice della strada, la “revoca della patente” e l'”inibizione alla guida sul territorio nazionale a tempo indeterminato” (faccio notare, tuttavia, ai propugnatori del cosiddetto “ergastolo della patente”, che magari potrebbero illudersi troppo davanti a questo emendamento, che “a tempo indeterminato” non vuol dire “per tutta la vita”).
Quanto all’omicidio stradale che, secondo alcuni organi cosiddetti d’informazione (valga come esempio http://goo.gl/b5qlng), sarebbe stato introdotto dall’emendamento in oggetto, faccio sommessamente presente che viene usato – giustamente – l’aggettivo “EVENTUALI” quando si parla di “modifiche del codice penale che introducano il reato di «omicidio stradale»”: INFATTI, non può certo la Commissione Trasporti (della Camera) dare delle direttive alla Commissione Giustizia (del Senato)!
Addirittura, sempre secondo lo stesso articolo, “l’introduzione del nuovo reato nel codice penale sarà possibile (sic!) proprio grazie ad un emendamento approvato oggi in Commissione”,
FACENDO INTENDERE che la Commissione Giustizia (del Senato) aveva bisogno, per discutere ed – EVENTUALMENTE – approvare l'”omicidio stradale”, di un emendamento della Commissione Trasporti (della Camera), in cui si facesse riferimento ad un’EVENTUALE introduzione di questa nuova fattispecie di reato!
Una conferma ulteriore di quanto da me maturato in tanti anni di lavoro presso il Servizio resoconti dell’Aula di Montecitorio: i primi a parlare a vanvera, senza leggere i documenti originari, in – purtroppo – moltissimi casi, sono proprio i “giornalisti”, anche di un quotidiano importante come LA REPUBBLICA.