Questa mattina un gruppo di soci AIFVS di Frosinone si è recato sulla strada regionale 666 (https://goo.gl/PE1xB9), tristemente famosa per la grande quantità di incidenti, molti mortali, ivi verificatisi (vedi il reportage fotografico, realizzato nel giug

17 novembre 2016 / Post di Claudio MARTINO

Questa mattina un gruppo di soci AIFVS di Frosinone si è recato sulla strada regionale 666 (https://goo.gl/PE1xB9), tristemente famosa per la grande quantità di incidenti, molti mortali, ivi verificatisi (vedi il reportage fotografico, realizzato nel giugno del 2013 sempre dalla sede AIFVS di Frosinone: https://goo.gl/bOj9Dv).

Specialmente durante i weekend, molti motociclisti la percorrono a velocità sostenuta per provare i loro mezzi, mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri utenti della strada.

Nel corso degli ultimi anni questa pericolosissima arteria è stata oggetto di articoli di stampa e di polemiche, sia sulla insufficiente sicurezza strutturale (fondo stradale in molti punti dissestato, caduta di pietrisco sulla carreggiata, guardrail non del tutto sicuri, eccetera), sia sulla mancanza di controllo della velocità da parte delle forze dell’ordine.

In alcuni commenti, poi, che non ho timore a defìnire ridicoli, invece delle caratteristiche dell’infrastruttura, è stato preso di mira il suo nome… il numero 666, il “numero del diavolo”… indicando, come soluzione del problema dei troppi incidenti… il cambio di nome…

Il presidio dell’AIFVS, costituito dal presidente provinciale Franco COCCO, dall’addetto stampa dell’associazione Claudio MARTINO, da Loredana MARTINO e da altri soci, è stato raggiunto da un operatore di RAI3, che ha raccolto delle interviste e registrato immagini che verranno utilizzate per una rubrica del TGR del Lazio.

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