Testimonianza N. 1

Il 1° settembre 2005, mio figlio, di 17 anni, al ritorno dal lavoro, apprendista meccanico, è stato vittima di un grave incidente stradale, precisamente è stato investito da un’auto che usciva in retromarcia da un viottolo di campagna, lui era a bordo del suo scooter ed è finito con la testa nei finestrini dell’auto. E’ stato trasportato in fin di vita in elisoccorso all’Ospedale S. Croce di Cuneo, dove ha subito un delicato intervento chirurgico per la sutura della profonda ferita avuta alla giugulare interna. La sua vita è stata diverse ore appesa ad un filo a causa della grande quantità di sangue perduto per quel taglio e arrivato in ospedale, come ci ha riferito poi, anestetizzato con emoglobina a 5. Poi è rimasto due giorni in terapia intensiva, poi poco alla volta si è ripreso. Ma rimangono gravi deficit al braccio destro per 9l trauma che ha avuto con il mezzo che l’ha investito. Pertanto dopo quasi sei mesi di fisioterapia praticata in centri specialistici il deficit del braccio rimane e si è optato per un intervento ricostruttivo dei nervi danneggiati. L’intervento è stato fissato per il giorno 23 febbraio presso la clinica Santa Maria di Castellana di Varese, complesso ospedaliero consigliato da dei fisioterapisti che lo ritengono un centro all’avanguardia nella chirurgia della mano e del braccio. A questo punto non ci resta che sperare che tutto vada per il meglio e mio figlio possa tornare a usare il braccio destro come prima e possa esaudire il suo più grande sogno di ragazzino quello di diventare un buon meccanico delle auto. Oltre al trauma psicologico riscontrato dai medici su mio figlio, quel terribile incidente ha cambiato la vita a tutta la nostra famiglia, oltre a seguire il ragazzo nelle varie visite mediche specialistiche, in noi è rimasto un senso di ansia, minima cosa accade di diverso ci viene l’affanno, insomma siamo sempre su chi va là, tutto ci riporta a quei tragici momenti. In fondo possiamo ritenerci fortunati, mio figlio ha avuto salva la vita, il bene più prezioso, che non sappiamo quanto possa essere cara e fragile.
Io, mamma di Diego, 17 anni vi ho raccontato la mia terribile esperienza e spero con tutto il cuore che sempre meno mamme vivano una così brutta esperienza.
Vi ho offerto la mia testimonianza.
P.C.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *