ENTRO QUATTRO MESI IL REATO DI OMICIDIO STRADALE SARÀ LEGGE? – di Claudio Martino (socio AIFVS)

ENTRO QUATTRO MESI IL REATO DI OMICIDIO STRADALE SARÀ LEGGE? – di Claudio Martino (socio AIFVS)

Entro quattro mesi il reato di omicidio stradale sarà legge?
Stando al comunicato pubblicato sulla pagina facebook dell’AVISL (http://goo.gl/iZ0MAa), così parrebbe.
L’avvocato Domenico Musicco, presidente di quella onlus, riferisce dell’audizione (http://goo.gl/GIAUL9) alla quale, nel primo pomeriggio di ieri, 5 agosto 2014, ha preso parte, presso la commissione Giustizia del Senato.
Tema dell’incontro con l’Ufficio di Presidenza di quell’organismo parlamentare, l’introduzione del nuovo reato di “omicidio stradale”, propugnata, anche con raccolta di firme, appunto, insieme con altre associazioni (tra le quali l’ASAPS), dall’AVISL.
Le idee dell’AVISL e dell’ASAPS si sono concretizzate nella proposta di legge del senatore Moscardelli che, insieme con altre proposte di legge analoghe e concorrenti, sono attualmente allo studio della commissione Giustizia del Senato.
La discussione generale sul complesso delle proposte si è esaurita e, prima di iniziare la discussione di un testo unificato, i senatori della seconda commissione permanente hanno voluto ascoltare esperti del settore e rappresentanti di associazioni aventi come finalità la sicurezza stradale.
Nel comunicato dell’avvocato Musicco è contenuta un’affermazione molto importante: “Per quanto riguarda il reato di omicidio stradale, il presidente di Avisl ha sottolineato come sia necessaria e non più derogabile la sua introduzione, ma come aggravante e non come reato autonomo.”
SE BEN INTERPRETATO, questo passaggio fa pensare ad un radicale passo indietro, saggiamente – dico io – dettato dalla consapevolezza che, probabilmente, all’interno della commissione, gli orientamenti sono, per la gran parte, sfavorevoli ad una nuova fattispecie di reato che vuole saltare a piè pari il confine fra colpa e dolo.
D’altra parte, la tanto strombazzata (fantasiosa) approvazione dell'”omicidio stradale” da parte della commissione Trasporti dell’altro ramo del Parlamento è, in realtà, un semplice riferimento ad “EVENTUALI modifiche del codice penale che introducano il reato di «omicidio stradale»” (vedi http://goo.gl/hP5Juv).
Oltretutto, il testo approvato dalla commissione Trasporti della Camera dovrà subire il vaglio di altre commissioni camerali, tra le quali la commissione Giustizia, nella quale si prevedono obiezioni relative, appunto, al passaggio di cui stiamo parlando.
Non dimentichiamo, inoltre, che le modifiche del codice della strada all’esame della commissione Trasporti sono contenute in una legge delega che dovrà, comunque, essere approvata dal “plenum” della Camera e dall’altro ramo del Parlamento. E non si tratterà comunque di una legge già esecutiva, ma di linee guida che il Governo dovrà seguire per scrivere il decreto legislativo contenente le nuove norme della circolazione stradale (della serie “campa cavallo…”).
In conclusione, il mio modestissimo pensiero è che la promessa di concludere l’iter dell'”omicidio stradale” (seppure con il ridimensionamento, suggerito da Musicco, da “reato autonomo” ad “aggravante”), ENTRO QUATTRO MESI, farà crescere il naso a chi l’ha formulata.
Io mi considererei, realisticamente, già contento, se potessi avere la certezza che almeno l'”ergastolo della patente” sarà approvato in tempi non biblici…

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POST DI FACEBOOK http://goo.gl/iZ0MAa:

Countdown per l’omicidio stradale

Entro quattro mesi il reato di omicidio stradale sarà legge. E’ questa la promessa fatta dal Governo all’Avisl (Associazione vittime di incidenti stradali e sul lavoro) che oggi è stata ricevuta dalla commissione Giustizia del Senato.

Durante l’incontro che si è tenuto a palazzo Carpegna, davanti al presidente Nitto Palma, sono state presentate e accolte le proposte che la Onlus Avisl per prima ha avanzato e sostenute con vigore in sede di Governo dal Vice ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini.

Chi guida sotto l’effetto di alcool o droga, chi supera del doppio la velocità consentita e chi fugge dopo aver provocato un incidente incorrerà nella revoca della patente (il cosiddetto ergastolo della patente). Per quanto riguarda il reato di omicidio stradale, il presidente di Avisl ha sottolineato come sia necessaria e non più derogabile la sua introduzione, ma come aggravante e non come reato autonomo.

Iter legislativo per la legge sull’omicidio stradale
Ci battiamo per la legge sull’omicidio stradale

Una differenza di sostanza dal punto di vista legislativo, che permetterà di accorciare in modo considerevole l’approvazione del disegno di legge, lasciando inalterata la certezza della pena. Altro punto fondamentale riguarda l’innalzamento della pena che dovrebbe essere compresa tra un minimo di sei e un massimo di sedici anni. Elementi ritenuti fondamentali da tutti i senatori della commissione Giustizia, in particolare da Claudio Moscardelli, già latore della proposta avanzata da Avisl lo scorso marzo. Una seduta, quella di martedì 5 agosto a cui hanno preso parte anche i senatori Cuomo, Di Giorgi, Fabbri, Giacobbe, Mattesini, Orrù, Pagliari, Pezzopane, Ruta, Scalia, Spilabotte, Astore, Chiti, Valentini, Cucca, Favero, Fornaro, Lumia, Ricchiuti, Cantini, Lepri e Puglisi.

Il presidente di Avisl ha portato anche la propria esperienza di avvocato. “Il nostro intento è quello di punire i colpevoli con una pena giusta. Oggi chi uccide in auto è libero di condurre la propria vita come nulla fosse mentre le famiglie delle vittime devono affrontare da sole uno dei drammi peggiori riservati dalla vita. Purtroppo, ad oggi, nel 99 per cento dei casi, chi uccide in auto resta impunito. Con l’avvocato Domenico Musicco c’era anche Erina Panepucci, mamma di Giuseppe Magnifico e vicepresidente di Avisl, che ha portato la propria testimonianza di madre sopravvissuta al figlio ucciso da un pirata della strada. Una testimonianza toccante la sua. Parole misurate, mai sopra le righe che sono servite alla commissione Giustizia per comprendere a fondo cosa sono costretti a sopportare i genitori che si sono visti strappare il bene più prezioso da persone senza rispetto per la vita altrui. “Bisogna fare il prima possibile, solo così ci saranno meno morti. Ma sappiamo che il potere della pena da solo non basta, occorre puntare sulla prevenzione e sull’educazione stradale”, queste le parole conclusive dell’intervento dell’avvocato Domenico Musicco, presidente della Onlus Avisl.

 

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