L’UISS ALLARMATA PER VOCI SU DEPENALIZZAZIONE DELL’OMISSIONE DI SOCCORSO / 3 gennaio 2015

L’UISS ALLARMATA PER VOCI SU DEPENALIZZAZIONE DELL’OMISSIONE DI SOCCORSO / 3 gennaio 2015

Le associazioni aderenti all’Unione italiana per la sicurezza stradale (UISS) sono allarmate per le incredibili voci, secondo le quali il Governo Renzi avrebbe emanato – o starebbe per emanare – un decreto legislativo, attuativo della legge delega n.67 del 2014 (http://goo.gl/8OTAiT), che depenalizzerebbe il reato di omissione di soccorso.
Tali voci sono ritenute incredibili, in quanto un eventuale provvedimento di tal fatta contrasterebbe, nella maniera più assoluta, con quanto detto e scritto, innumerevoli volte, dal Presidente del Consiglio, sin dall’inizio del suo mandato.
È impossibile dimenticare, infatti, che egli è stato il primo presidente del Consiglio che ha trattato il tema dell’incidentalità stradale nel suo primo discorso alle Camere. Così come sarebbe lungo elencare tutte le volte in cui ha ribadito che l’introduzione del nuovo reato di “omicidio stradale” è un punto fermo del suo programma di governo.
L’UISS è certa che si tratta di voci infondate, anche perché una norma che depenalizzasse l’omissione di soccorso sarebbe in forte contrasto con quanto, invece, stabilito dal Parlamento, che ha dato indicazione al Governo di “trasformare in illeciti amministrativi tutti i reati per i quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda”… quando, invece, per l’omissione di soccorso, sia nell’art.593 del codice penale (http://goo.gl/4kn3EY), sia nell’art.189 del codice della strada (http://goo.gl/I7LcC3), non è prevista “la sola pena della multa o dell’ammenda”, bensì anche, per alcuni casi, “la reclusione”.
L’UISS, inoltre, in relazione al decreto legislativo recante “Disposizioni in materia di non punibilità, ecc.” (http://goo.gl/Tb6smF), AUSPICA che i reati commessi in violazione del codice della strada vengano esplicitamente esclusi dall’elenco dei reati per i quali il giudice può stabilire la “non punibilità”.

FIRMATO:

ASSOCIAZIONI ADERENTI ALL’UISS (Unione italiana per la sicurezza stradale) che firmano il comunicato:

– AEFVS (Associazione europea familiari e vittime della strada-onlus), presidente Lilia GAVIANI DELLAMORE

– AGUVS (Associazione gruppi uniti… tutela e giustizia per le vittime della strada-onlus), presidente Maurizio BISANTI

– AIFVS (Associazione italiana familiari e vittime della strada-onlus), presidente Alberto PALLOTTI

– AMCVS (Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada-onlus), portavoce e segretario Biagio CIARAMELLA

– Associazione Giustizia x gli angeli, presidente Annalaura ORIGO

– Associazione Marco Pietrobono-onlus, presidente Simonetta PIEZZO

– Associazione Matteo La Nasa, presidente Croce CASTIGLIA

– Associazione Roberto Cocco per la sicurezza stradale, presidente Franco COCCO

– Associazione sociale e culturale L’INCONTRO di Roccarainola in memoria di Francesco Pignatiello, presidente Aniello MIELE

– Associazione Valore Donna, presidente Valentina PAPPACENA

– Associazione vittime della strada A16 – Uniti per la vita, presidente Giuseppe BRUNO

– L’ITALIA VERA, presidente Barbara BENEDETTELLI

NON ADERENTI ALL’UISS CHE SOTTOSCRIVONO IL COMUNICATO:

– Associazione Flavio Arconzo – vittime della strada e della giustizia, presidente Katia SCHIAVONE

– Associazione Lorenzo Guarnieri, presidente Stefania GUARNIERI

– per il Blog/gruppo facebook “AUTOMOBILISTA RESPONSABILE”, Alfredo GIORDANI

THE UISS ALARMED FOR RUMOURS ABOUT THE HIT-AND-RUN’S DECRIMINALIZATION / translation by Claudio Martino ( AIFVS )

The Italian Union of associations for road safety (UISS) is alarmed by the incredible rumours, according to which the Renzi Government would have enacted – or would be to enact – a legislative decree, implementing the enabling act of 2014 n.67 (http://goo.gl/8OTAiT), that would decriminalize the hit-and-run’s offence.
These rumours are considered incredible, because a measure of this kind would be in sharp contrast to what has been said and written many times, by the Prime Minister, from the beginning of his assignment.
It is impossible to forget, in fact, that he has been the first Italian Prime Minister who has spoken of road accidents in his first speech to the Houses. And it would be long to list all the times in which he has declared that the introduction of the new crime of “road murder” is a cornerstone of his government program.
The UISS is certain that these are unfounded rumours, because a rule which decriminalized the hit-and-run would be in sharp contrast to what, on the contrary, has been established by Parliament, which has given an indication to the Government to “turn into administrative offences all the offences for which there is, as penalty, only a fine”… while, in fact, for the hit-and-run, both in the article 593 of the Italian Criminal Code (http://goo.gl/4kn3EY), and in the article 189 of the Italian Road Code (http://goo.gl/3iCr7p), there isn’t “the only penalty of fine”, but also, in some cases, “of imprisonment”.
The UISS, also, in relation to the legislative decree on “Measures in the field of non-punishment, etc.” (http://goo.gl/Tb6smF), HOPES that the crimes committed in violation of the road rules will be explicitly excluded from the list of offences for which the court may determine the “non-punishability”.

L’UISS ALARMÉE POUR LES RUMEURS SUR LA DÉPÉNALISATION DU DÉLIT DE FUITE / traduction de Claudio Martino ( AIFVS )

Les associations membres de l’Union italienne de la sécurité routière (UISS) sont alarmées par les rumeurs incroyables, selon lesquelles le Gouvernement Renzi aurait émis – ou irait émettre – un décret législatif, en exécution de la loi d’habilitation 67 de 2014 (http://goo.gl/8OTAiT), qui dépénaliserait le délit de fuite.
Ces rumeurs sont considérées incroyables, puisque une mesure de ce genre contrasterait totalement avec ce qui a été dit et écrit, plusieurs fois, par le Premier ministre, depuis le début de son mandat.
Il est impossible d’oublier, en effet, qu’il a été le premier Chef de Gouvernement italien qui a traité de la question des accidents de la route dans son premier discours devant les deux Chambres. Et il faudrait beaucoup de temps pour lister toutes les fois dans lesquelles il a réitéré que l’introduction du nouveau crime de “meurtre routier” est un fondement de son programme de gouvernement.
L’UISS est certaine que ce sont des rumeurs infondées, parce qu’une règle dépénalisant le délit de fuite serait contraire à ce que le Parlement italien a établi, en donnant l’indication au Gouvernement de “transformer en infractions administratives toutes les infractions pour lesquelles il n’y a que la peine d’amende”… quand, au contraire, pour le délit de fuite, soit dans l’article 593 du Code criminel (http://goo.gl/4kn3EY), soit dans l’article 189 du Code de la route (http://goo.gl/luu2J4), on n’a pas prévu “la seule peine d’amende”, mais aussi, dans certains cas, “la prison”.
L’UISS, également, en relation avec le décret législatif sur “Les mesures dans le domaine de non punissabilité, et cetera” (Http://goo.gl/Tb6smF), espère que les crimes commis en violation du Code de la route soient explicitement exclus de la liste des infractions pour lesquelles le tribunal peut décider la “non punissabilité”.

 

 

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