RITIRO DELLA PATENTE A VITA. Comunicato di Pierina Guerra, Coordinatrice per il Veneto dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada (AIFVS-onlus)

 

Ritiro della patente a vita
Nel 2013 le vittime innocenti morte su strada per colpa di chi guidava sotto effetto di alcool o droghe sono state 114 e 1168 i feriti, problema amplificato anche dal fenomeno della pirateria.
L’introduzione dell’ergastolo della patente pone le basi per l’istituzione del reato di omicidio stradale auspicato da tanti familiari delle vittime, da associazioni di grande spessore come l’ASAPS e dallo stesso Matteo Renzi, primo firmatario nel 2011 come sindaco di Firenze.
E’ un primo passo che di certo eleverà il livello di giustizia e forse servirà da deterrente, il timore dell’ergastolo della patente dovrebbe diminuire il numero delle vittime della strada.
Pene certe e severe sono le proposte da sempre sollecitate dall’AIFVS assieme ad un potenziamento dei sistemi di controllo su strada, di interventi educativi e investimenti sul campo della prevenzione.
In sinergia e per l’efficacia delle azioni, le Regioni, applicando il protocollo, segnalino alle autorità competenti l’elenco dei nominativi delle persone alcol e tossicodipendenti che risultano in fase attiva dei consumi e quindi non possono avere la patente di guida, escludendo coloro che sono impegnati in un programma di trattamento, ciò non è violazione di privacy, ma tutela della persona e della collettività.

Pierina Guerra, Coordinatrice per il Veneto dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada (AIFVS-onlus)

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